Albarello Siena, inizio del sec. XVI Maiolica altezza cm 22 buona conservazione Provenienza: collezione privata Albarello col corpo cilindrico leggermente rastremato sulla zona mediana, carenato verso la base piatta. Mostra la spalla stretta che chiude un alto colletto cilindrico ad orlo estroflesso. Lintera superficie è suddivisa in fasce orizzontali, delle quali la maggiore è quella mediana che racchiude delle teste di cherubini su fondo arancio. Sopra e sotto si dispongono fasce con motivi ad ovuli e riquadri architettonici, mentre verso la base una larga fascia a velatura blu è finita con un giro archetti terminanti a crocette, simili a peducci. Sulla spalla e sul colletto altre due fasce racchiudono foglie dentellate e cuspidate e un motivo a festone di tipo robbiano. Si tratta di un albarello, in coppia con quello che segue,appartenuti ad ununica fornitura,probabilmente da farmacia, di grande qualità decorativa. Nella critica prevale lipotesi che si tratti di manufatti senesi, più raramente qualcuno si è pronunciato per Firenze e Cafaggiolo. Gli esemplari finora noti, poco più di una decina, mostrano la stessa fascia mediana con teste di cherubini, le stesse fasce con motivi dedotti prevalentemente dal repertorio architettonico, divulgati allepoca anche a mezzo di incisioni. I cherubini mostrano inoltre molti punti di contatto stilistico con la prima grottesca senese, specie quella dei pavimenti delloratorio di S. Caterina, del 1504-05, e del palazzo Petrucci, del 15091. In occasione dellacquisizione da parte del Museo faentino di un esemplare della stessa serie, entrato con la donazione Fanfani, raro per essere dotato di ansa, segnalammo quelli analoghi del Victoria and Albert Museum di Londra e delle collezioni Mortimer Schiff, Damiron, Pringsheim ecc.2 1LUCCARELLI - MIGLIORI 2012, pp. 69- 77. 2RAVANELLI GUIDOTTI 1990, scheda 70, pp. 117-119.
Albarello Siena, inizio del sec. XVI Maiolica altezza cm 22 buona conservazione Provenienza: collezione privata Albarello col corpo cilindrico leggermente rastremato sulla zona mediana, carenato verso la base piatta. Mostra la spalla stretta che chiude un alto colletto cilindrico ad orlo estroflesso. Lintera superficie è suddivisa in fasce orizzontali, delle quali la maggiore è quella mediana che racchiude delle teste di cherubini su fondo arancio. Sopra e sotto si dispongono fasce con motivi ad ovuli e riquadri architettonici, mentre verso la base una larga fascia a velatura blu è finita con un giro archetti terminanti a crocette, simili a peducci. Sulla spalla e sul colletto altre due fasce racchiudono foglie dentellate e cuspidate e un motivo a festone di tipo robbiano. Si tratta di un albarello, in coppia con quello che segue,appartenuti ad ununica fornitura,probabilmente da farmacia, di grande qualità decorativa. Nella critica prevale lipotesi che si tratti di manufatti senesi, più raramente qualcuno si è pronunciato per Firenze e Cafaggiolo. Gli esemplari finora noti, poco più di una decina, mostrano la stessa fascia mediana con teste di cherubini, le stesse fasce con motivi dedotti prevalentemente dal repertorio architettonico, divulgati allepoca anche a mezzo di incisioni. I cherubini mostrano inoltre molti punti di contatto stilistico con la prima grottesca senese, specie quella dei pavimenti delloratorio di S. Caterina, del 1504-05, e del palazzo Petrucci, del 15091. In occasione dellacquisizione da parte del Museo faentino di un esemplare della stessa serie, entrato con la donazione Fanfani, raro per essere dotato di ansa, segnalammo quelli analoghi del Victoria and Albert Museum di Londra e delle collezioni Mortimer Schiff, Damiron, Pringsheim ecc.2 1LUCCARELLI - MIGLIORI 2012, pp. 69- 77. 2RAVANELLI GUIDOTTI 1990, scheda 70, pp. 117-119.
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