Acquaforte. mm 188x270. Borea, A69. In basso a sinistra "A Carr". Al verso notazioni inventariali a penna. Questa incisione deriva in controparte da un dipinto tradizionalmente attribuito ad Annibale che si trovava nel Palazzo del Giardino a Parma (inventario del 1708), da dove passò a Napoli e venne poi acquistato da Luciano Bonaparte per giungere nel 1847 al Musée des Beaux Arts di Bruxelles, dove è tuttora conservato (inv. 732). L'antica attribuzione venne ricusata da Boschetto, Longhi, Posner che preferirono spostare il dipinto nel catalogo di Agostino. Ottima prova su carta vergellata pesante priva di filigrana. Rifilata irregolarmente all'impronta del rame, parzialmente visibile. Al verso due lievi spellature e tracce d'uso. Stato di conservazione eccellente
Acquaforte. mm 188x270. Borea, A69. In basso a sinistra "A Carr". Al verso notazioni inventariali a penna. Questa incisione deriva in controparte da un dipinto tradizionalmente attribuito ad Annibale che si trovava nel Palazzo del Giardino a Parma (inventario del 1708), da dove passò a Napoli e venne poi acquistato da Luciano Bonaparte per giungere nel 1847 al Musée des Beaux Arts di Bruxelles, dove è tuttora conservato (inv. 732). L'antica attribuzione venne ricusata da Boschetto, Longhi, Posner che preferirono spostare il dipinto nel catalogo di Agostino. Ottima prova su carta vergellata pesante priva di filigrana. Rifilata irregolarmente all'impronta del rame, parzialmente visibile. Al verso due lievi spellature e tracce d'uso. Stato di conservazione eccellente
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