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Auction archive: Lot number 26 ¤

Bottega di Filippino Lippi MADONNA COL

Estimate
€80,000 - €120,000
ca. US$96,635 - US$144,953
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 26 ¤

Bottega di Filippino Lippi MADONNA COL

Estimate
€80,000 - €120,000
ca. US$96,635 - US$144,953
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Bottega di Filippino Lippi MADONNA COL BAMBINO E DONATORE tempera e olio su tavola, diam. cm 76 Workshop of Filippino Lippi MADONNA AND CHILD WITH A DONOR tempera and oil on panel, cm 76 Bibliografia di riferimento P. Zambrano, J. Katz Nelson, Filippino Lippi Milano 2004 L’importante tavola, di notevole impatto visivo anche per la ricca e scenografica cornice intagliata e dorata, presenta tutte le componenti che contribuirono a innalzare Filippino Lippi tra i punti di riferimento del passaggio della figurazione dal linearismo quattrocentesco al nuovo senso della forma di pieno Rinascimento, venendo ad anticipare addirittura certi aspetti del manierismo. Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di Sandro Botticelli Filippino svolse un’intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma: è dopo l’esperienza romana che le sue opere rivelano un fare più grandioso, che stempera quel linearismo complesso e vibrante, di ascendenza botticelliana, delle sue prime prove. La nostra Madonna col Bambino e donatore trova i confronti più stringenti proprio tra i dipinti di Filippino eseguiti dopo il ritorno a Firenze, nell’ultimo decennio del Quattrocento. La tipologia e fisionomia della Madonna mostra strette affinità con la cosiddetta Madonna Strozzi del Metropolitan Museum di New York (Zambrano, Nelson 2004 cit., cat. 33), tipologia che si trova poi ulteriormente messa a punto nella Pala Rucellai (Londra, National Gallery, cat. 34) e in quella di Palazzo Vecchio (Firenze, Galleria degli Uffizi, cat. 35). Si tratta di una notevole trasformazione della figura della Vergine dalla quale nascerà il tipo di Madonna dai capelli fulvi chiusa entro amplissimi manti, con la testa avvolta da veli, ricorrente nelle opere a partire dalla metà degli anni 80 e oltre e così in quella qui offerta. La posa slanciata del Bambino, proteso verso il donatore, ripropone invece un tema già affrontato dal maestro nella vetrata della cappella Strozzi di Santa Maria Novella e nel tondo con la Sacra Famiglia del Museum of Art di Cleveland (cat. 42), dipinto subito dopo il soggiorno romano di Filippino: in quest’ultima sono poi presenti altri elementi caratterizzanti anche il tondo presentato quali l’attenzione per l’espressività delle fisionomie soprattutto dei personaggi maschili – nel nostro caso la sorta di ritratto del donatore in ginocchio – e la conoscenza diretta dell’antico rivelata dai rilevi sui pilastri alle spalle della Madonna. Il ricorrere all’elemento naturale e paesaggistico è poi un ulteriore elemento tipico della poetica di Filippino, i cui riferimenti, inizialmente nordici, sono poi autonomamente sviluppati a seconda dei casi come veduta urbana, paesaggio lacustre o campagna con città turrita. L’esecuzione delle figure della Madonna e del Bambino così come quella dei panneggi, assai vicine alla pala d’altare conservata presso il Museo diocesano di Spoleto riferita a Filippino e bottega (cat. 41), rivelano il contributo di un assistente anche nel nostro caso. Nonostante si sia perduta la memoria collezionistica della tavola, il formato tondo così come la presenza del donatore suggeriscono che possa essere stata commissionata per una dimora signorile, forse in occasione di un matrimonio o una nascita.

Auction archive: Lot number 26 ¤
Auction:
Datum:
2 Feb 2021
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
Beschreibung:

Bottega di Filippino Lippi MADONNA COL BAMBINO E DONATORE tempera e olio su tavola, diam. cm 76 Workshop of Filippino Lippi MADONNA AND CHILD WITH A DONOR tempera and oil on panel, cm 76 Bibliografia di riferimento P. Zambrano, J. Katz Nelson, Filippino Lippi Milano 2004 L’importante tavola, di notevole impatto visivo anche per la ricca e scenografica cornice intagliata e dorata, presenta tutte le componenti che contribuirono a innalzare Filippino Lippi tra i punti di riferimento del passaggio della figurazione dal linearismo quattrocentesco al nuovo senso della forma di pieno Rinascimento, venendo ad anticipare addirittura certi aspetti del manierismo. Formatosi alla scuola del padre Filippo e poi di Sandro Botticelli Filippino svolse un’intensa attività pittorica in diverse città, tra cui Firenze e Roma: è dopo l’esperienza romana che le sue opere rivelano un fare più grandioso, che stempera quel linearismo complesso e vibrante, di ascendenza botticelliana, delle sue prime prove. La nostra Madonna col Bambino e donatore trova i confronti più stringenti proprio tra i dipinti di Filippino eseguiti dopo il ritorno a Firenze, nell’ultimo decennio del Quattrocento. La tipologia e fisionomia della Madonna mostra strette affinità con la cosiddetta Madonna Strozzi del Metropolitan Museum di New York (Zambrano, Nelson 2004 cit., cat. 33), tipologia che si trova poi ulteriormente messa a punto nella Pala Rucellai (Londra, National Gallery, cat. 34) e in quella di Palazzo Vecchio (Firenze, Galleria degli Uffizi, cat. 35). Si tratta di una notevole trasformazione della figura della Vergine dalla quale nascerà il tipo di Madonna dai capelli fulvi chiusa entro amplissimi manti, con la testa avvolta da veli, ricorrente nelle opere a partire dalla metà degli anni 80 e oltre e così in quella qui offerta. La posa slanciata del Bambino, proteso verso il donatore, ripropone invece un tema già affrontato dal maestro nella vetrata della cappella Strozzi di Santa Maria Novella e nel tondo con la Sacra Famiglia del Museum of Art di Cleveland (cat. 42), dipinto subito dopo il soggiorno romano di Filippino: in quest’ultima sono poi presenti altri elementi caratterizzanti anche il tondo presentato quali l’attenzione per l’espressività delle fisionomie soprattutto dei personaggi maschili – nel nostro caso la sorta di ritratto del donatore in ginocchio – e la conoscenza diretta dell’antico rivelata dai rilevi sui pilastri alle spalle della Madonna. Il ricorrere all’elemento naturale e paesaggistico è poi un ulteriore elemento tipico della poetica di Filippino, i cui riferimenti, inizialmente nordici, sono poi autonomamente sviluppati a seconda dei casi come veduta urbana, paesaggio lacustre o campagna con città turrita. L’esecuzione delle figure della Madonna e del Bambino così come quella dei panneggi, assai vicine alla pala d’altare conservata presso il Museo diocesano di Spoleto riferita a Filippino e bottega (cat. 41), rivelano il contributo di un assistente anche nel nostro caso. Nonostante si sia perduta la memoria collezionistica della tavola, il formato tondo così come la presenza del donatore suggeriscono che possa essere stata commissionata per una dimora signorile, forse in occasione di un matrimonio o una nascita.

Auction archive: Lot number 26 ¤
Auction:
Datum:
2 Feb 2021
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
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