Cofanetto gonzaghesco in pastiglia, Mantova, 1470-90 circa Cm 14,5x26,5x16,5Raro cofanetto decorato con applicazioni in pastiglia in impasto di biacca e colla animale, ornata da esili figurette, riconducibile alla tipologia dei piccoli scrigni che illustrano episodi eroici , gli exempla della storia romana, con milites vestiti in elaborate armature di sapore classicheggiante, una preferenza iconografica che rientra in quella nostalgia dell'antico che caratterizza la cultura dell'Italia settentrionale che contraddistingue l'epoca del Mantegna, e che come una felice età dell'oro si sviluppò presso la corte dei Gonzaga, dove maturò una privilegiata passione per la riproduzione in piccolo di opere ispirate all'arte greco-romana, ambito cortense dove si traguardò un peculiare interesse verso i trionfi dei condottieri, tematica di matrice letteraria che origina dai Triumphi di Francesco Petrarca e che, a cartina tornasole, copre l'intero palinsesto iconografico delle quattro specchiature del cofanetto in esame, dove, a episodi di scontri di cavalleria, seguono omaggi di doni, consegne di bottini e saluti d'onore ai condottieri vincitori. Alla bottega di Andrea Mantegna (1431 1506) è stata recentemente ricondotto (cfr. in Andrea Mantegna Le tra tavole della collezione Foresti, a cura di E. Negro e N. Roio, 2010, Artioli, Modena, pp. 11-14, ill.) un raro cofanetto in pastiglia di forma cilindrica dove sulla parete circolare è impressa senza soluzione di continuo il Trionfo di un condottiero che appartenne alla prestigiosa raccolta Jakob Goldshmidt, poi dispersa in un'asta memorabile della Sotheby's nel 1958 e acquistato dalla Blumka Gallery di New York, per confluire infine in un'importante collezione privata di Parigi e pubblicata con un eloquente attribuzione a Cirle of Andrea Mantegna nel saggio fondamentale di Patrick de Winter, dedicato a questi piccoli scrigni. Le affinità che legano il cofanetto circolare gonzaghesco a quello in giudicato, entrambi chiaramente ispirati al ciclo pittorico di tema consimile eseguito da Andrea Mantenga nello studiolo della marchesa di Mantova Isabella d'Este, sono calzanti per il tema iconografico svolto, per la rappresentazione delle partiture ornamentali, che per palinsesto archeologico (vasi, rosette, foglie d'acanto, colonne, panoplie, elmi e armature, sequenze di draghi alati) e per la particolare formulazione delle figurette, allungate e calligraficamente descritte, risultano infine in completa dissonanza con altri esemplari tradizionalmente attribuiti al Maestro dei Trionfi Romani operoso a Ferrara o ad altre cassettine in pastiglia di minor qualità, variamente attribuite a manifatture venete, a riprova del fatto che la loro origine dipende da una commissione gonzaghesca. Provenienza: acquisizione del 2005. Già Coll. Giampaolo Negri (Motteggiana di Mantova) e precedentemente Coll. Visconte Livio Cerini di Castagnata (Milano).
Cofanetto gonzaghesco in pastiglia, Mantova, 1470-90 circa Cm 14,5x26,5x16,5Raro cofanetto decorato con applicazioni in pastiglia in impasto di biacca e colla animale, ornata da esili figurette, riconducibile alla tipologia dei piccoli scrigni che illustrano episodi eroici , gli exempla della storia romana, con milites vestiti in elaborate armature di sapore classicheggiante, una preferenza iconografica che rientra in quella nostalgia dell'antico che caratterizza la cultura dell'Italia settentrionale che contraddistingue l'epoca del Mantegna, e che come una felice età dell'oro si sviluppò presso la corte dei Gonzaga, dove maturò una privilegiata passione per la riproduzione in piccolo di opere ispirate all'arte greco-romana, ambito cortense dove si traguardò un peculiare interesse verso i trionfi dei condottieri, tematica di matrice letteraria che origina dai Triumphi di Francesco Petrarca e che, a cartina tornasole, copre l'intero palinsesto iconografico delle quattro specchiature del cofanetto in esame, dove, a episodi di scontri di cavalleria, seguono omaggi di doni, consegne di bottini e saluti d'onore ai condottieri vincitori. Alla bottega di Andrea Mantegna (1431 1506) è stata recentemente ricondotto (cfr. in Andrea Mantegna Le tra tavole della collezione Foresti, a cura di E. Negro e N. Roio, 2010, Artioli, Modena, pp. 11-14, ill.) un raro cofanetto in pastiglia di forma cilindrica dove sulla parete circolare è impressa senza soluzione di continuo il Trionfo di un condottiero che appartenne alla prestigiosa raccolta Jakob Goldshmidt, poi dispersa in un'asta memorabile della Sotheby's nel 1958 e acquistato dalla Blumka Gallery di New York, per confluire infine in un'importante collezione privata di Parigi e pubblicata con un eloquente attribuzione a Cirle of Andrea Mantegna nel saggio fondamentale di Patrick de Winter, dedicato a questi piccoli scrigni. Le affinità che legano il cofanetto circolare gonzaghesco a quello in giudicato, entrambi chiaramente ispirati al ciclo pittorico di tema consimile eseguito da Andrea Mantenga nello studiolo della marchesa di Mantova Isabella d'Este, sono calzanti per il tema iconografico svolto, per la rappresentazione delle partiture ornamentali, che per palinsesto archeologico (vasi, rosette, foglie d'acanto, colonne, panoplie, elmi e armature, sequenze di draghi alati) e per la particolare formulazione delle figurette, allungate e calligraficamente descritte, risultano infine in completa dissonanza con altri esemplari tradizionalmente attribuiti al Maestro dei Trionfi Romani operoso a Ferrara o ad altre cassettine in pastiglia di minor qualità, variamente attribuite a manifatture venete, a riprova del fatto che la loro origine dipende da una commissione gonzaghesca. Provenienza: acquisizione del 2005. Già Coll. Giampaolo Negri (Motteggiana di Mantova) e precedentemente Coll. Visconte Livio Cerini di Castagnata (Milano).
Try LotSearch and its premium features for 7 days - without any costs!
Be notified automatically about new items in upcoming auctions.
Create an alert