Donizetti, Gaetano - Composizioni per piccola orchestra vl.1,2; vla., fl., cor 1 e 2, b. partiture; ms a. sec. XIX prima metà; 21 cc. mm 235x305 ; sulla prima carta si ha la titolatura "Notturni" ; sempre sulla prima carta in lato a destra si può leggere "Originali, Donizetti, 1819" , in ms. a. Si tratta di sei pezzi per piccola orchestra, tutti con lo stesso organico con numerazione a. e tutti introdotti da un Largo o un Andante cui segue un Allegretto o un Allegro, eccetto il n. 4 che, dopo un Andante introduttivo, è nella forma Tema con Variazioni. Furono composti da Donizetti probabilmente a Bergamo dopo l'esecuzione della sua prima opera rappresentata, 'Enrico di Borgogna', a Venezia il 14 novembre 1818 nel Teatro S. Luca e dopo la sua prima farsa, 'Una Follia', rappresentata il 15 dicembre nello stesso teatro. L'epistolario e lo stesso Zavadini come ogni altro biografo non ne fanno menzione; solo il catalogo Inzaghi (Nuove Edizioni, 1983) lo riporta erroneamente come n. 617a e lo fa risultare presente al Museo Donizettiano di Bergamo, non si sa davvero in base a quali fonti, in quanto al Museo non è mai stato presente. I sei pezzi qui presenti sono da ritenersi quindi del tutto inediti (21)
Donizetti, Gaetano - Composizioni per piccola orchestra vl.1,2; vla., fl., cor 1 e 2, b. partiture; ms a. sec. XIX prima metà; 21 cc. mm 235x305 ; sulla prima carta si ha la titolatura "Notturni" ; sempre sulla prima carta in lato a destra si può leggere "Originali, Donizetti, 1819" , in ms. a. Si tratta di sei pezzi per piccola orchestra, tutti con lo stesso organico con numerazione a. e tutti introdotti da un Largo o un Andante cui segue un Allegretto o un Allegro, eccetto il n. 4 che, dopo un Andante introduttivo, è nella forma Tema con Variazioni. Furono composti da Donizetti probabilmente a Bergamo dopo l'esecuzione della sua prima opera rappresentata, 'Enrico di Borgogna', a Venezia il 14 novembre 1818 nel Teatro S. Luca e dopo la sua prima farsa, 'Una Follia', rappresentata il 15 dicembre nello stesso teatro. L'epistolario e lo stesso Zavadini come ogni altro biografo non ne fanno menzione; solo il catalogo Inzaghi (Nuove Edizioni, 1983) lo riporta erroneamente come n. 617a e lo fa risultare presente al Museo Donizettiano di Bergamo, non si sa davvero in base a quali fonti, in quanto al Museo non è mai stato presente. I sei pezzi qui presenti sono da ritenersi quindi del tutto inediti (21)
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