Antonio SCIALOJA Economy. SCIALOJA. Trattato elementare di Economia Sociale. SCIALOJA, Antonio. Trattato elementare di Economia Sociale. Torino, Pomba, 1848 8vo gr.; Bross. edit. a stampa ornata; pp. 206 incl. Occh. e Front. Manca il piatto post., gora d’acqua al piatto ant., lieve mancanza all’occh., ma discreto esemplare in barbe. Rara prima edizione. Testo pubblicato espressamente ad uso dell’Università di Torino, ove Scialoja teneva già da un biennio la cattedra di Economia Politica. In quest’opera si disapprovavano i privilegi, o privative, in quanto rallentavano i progressi delle arti e delle industrie, privavano i consumatori dei benefici di un prezzo più basso determinato dalla concorrenza e restringevano lo smercio e la produzione. Ai brevetti d’invenzione è dedicato un apposito paragrafo, dove tratta anche della disciplina sulla proprietà dei prodotti dell’intelligenza, per individuare la diversa indole dei diritti per gli autori di un’invenzione o di un’opera letteraria. Scialoja non pone in discussione il diritto della proprietà letteraria, in cui la frode di tutto o di parti di un testo stampato è facilmente riconoscibile; assai controverso invece il caso di rivendicare la proprietà di una scoperta realizzata sulla base d’intuizioni altrui. Pur riconoscendo che concedere il brevetto ad un inventore per accordargli un guadagno è “intenzione giusta e santa”, non esita ad affermare che “l’espediente è censurabile”, soprattutto nell’interesse del pubblico e per gli indubbi benefici che può ricavarne la produzione.
Antonio SCIALOJA Economy. SCIALOJA. Trattato elementare di Economia Sociale. SCIALOJA, Antonio. Trattato elementare di Economia Sociale. Torino, Pomba, 1848 8vo gr.; Bross. edit. a stampa ornata; pp. 206 incl. Occh. e Front. Manca il piatto post., gora d’acqua al piatto ant., lieve mancanza all’occh., ma discreto esemplare in barbe. Rara prima edizione. Testo pubblicato espressamente ad uso dell’Università di Torino, ove Scialoja teneva già da un biennio la cattedra di Economia Politica. In quest’opera si disapprovavano i privilegi, o privative, in quanto rallentavano i progressi delle arti e delle industrie, privavano i consumatori dei benefici di un prezzo più basso determinato dalla concorrenza e restringevano lo smercio e la produzione. Ai brevetti d’invenzione è dedicato un apposito paragrafo, dove tratta anche della disciplina sulla proprietà dei prodotti dell’intelligenza, per individuare la diversa indole dei diritti per gli autori di un’invenzione o di un’opera letteraria. Scialoja non pone in discussione il diritto della proprietà letteraria, in cui la frode di tutto o di parti di un testo stampato è facilmente riconoscibile; assai controverso invece il caso di rivendicare la proprietà di una scoperta realizzata sulla base d’intuizioni altrui. Pur riconoscendo che concedere il brevetto ad un inventore per accordargli un guadagno è “intenzione giusta e santa”, non esita ad affermare che “l’espediente è censurabile”, soprattutto nell’interesse del pubblico e per gli indubbi benefici che può ricavarne la produzione.
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