Evola Giulio Cesare Composizione. 1921. Dipinto a olio su tela, cm 45x35. Firmato e datato 'Evola 21' in basso a destra. Julius Evola, fra i massimi pensatori del Novecento italiano ed europeo, esponente del Secondo Futurismo, ˜è stato allievo di Giacomo Balla Da questa corrente, poi, Evola si discosta per partecipare attivamente al Dadaismo italiano insieme a Prampolini. "Tuttavia la fortuna della sua pittura che data lungo pochi anni, dal 1915 al '21 ˜è assai simile a quella degli esponenti particolarmente della seconda generazione futurista, ma anche dello stesso Balla, il cui lavoro, ancora fervidamente creativo dalla fine della prima guerra mondiale al '30 circa, ˜è stato appena di recente considerato nella dovuta attenzione" (E. Crispolti, Il mito della macchina e altri temi del futurismo, Trapani, 1969, p. 375). Negli anni '20'21 in particolare Evola ˜è in rapporto con artisti internazionali come Tzara, Arp, i neoplastici olandesi, Picabia, Ernst, Mondrian. La sua ricerca formalegeometrica, prima ancora di Fillia, ha dato il via alla ricerca nonfigurativa in Italia. A seguito della visione e dello studio effettuato dal Prof. Francesco Tedeschi e dal Dott. Carlo Fabrizio Carli, l’opera risulta avere una forte plausibilità con i lavori di Julius Evola. Entrambi gli esperti esprimono parere sostanzialmente favorevole sull’autenticità dell’opera, nonostante la mancanza di dati certi relativi alla sua provenienza. Oil on canvas, cm 45x35. Signed and dated ‘Evola 21' lower right. Julius Evola (Rome, 1898-1974), one of the greatest thinkers of the twentieth century in Italy and Europe, exponent of the Second Futurism, was one of Giacomo Balla's pupils. Then Evola distanced himself from this movement to get involved in the Italian Dadaism together with Prampolini. "Tuttavia la fortuna della sua pittura - che data lungo pochi anni, dal 1915 al '21 - è assai simile a quella degli esponenti particolarmente della seconda generazione futurista, ma anche dello stesso Balla, il cui lavoro, ancora fervidamente creativo dalla fine della prima guerra mondiale al '30 circa, è stato appena di recente considerato nella dovuta attenzione" (E. Crispolti, Il mito della macchina e altri temi del futurismo, Trapani, 1969, p. 375). Around 1920 Evola was in contact with international artists as Tzara, Arp, the Dutch Neo-Plastics, Picabia, Ernst, Mondrian. His formal-geometric research, even before Fillia, got the non-figurative research started in Italy. Written statement: after the studies by Professor Francesco Tedeschi and Dott. Carlo Fabrizio Carli, the painting seems to have a strong plausibility to have been realized by Julius Evola. Both the experts express opinions that essentially supports the authenticity of the work, despite the lack of reliable data related to its provenance.
Evola Giulio Cesare Composizione. 1921. Dipinto a olio su tela, cm 45x35. Firmato e datato 'Evola 21' in basso a destra. Julius Evola, fra i massimi pensatori del Novecento italiano ed europeo, esponente del Secondo Futurismo, ˜è stato allievo di Giacomo Balla Da questa corrente, poi, Evola si discosta per partecipare attivamente al Dadaismo italiano insieme a Prampolini. "Tuttavia la fortuna della sua pittura che data lungo pochi anni, dal 1915 al '21 ˜è assai simile a quella degli esponenti particolarmente della seconda generazione futurista, ma anche dello stesso Balla, il cui lavoro, ancora fervidamente creativo dalla fine della prima guerra mondiale al '30 circa, ˜è stato appena di recente considerato nella dovuta attenzione" (E. Crispolti, Il mito della macchina e altri temi del futurismo, Trapani, 1969, p. 375). Negli anni '20'21 in particolare Evola ˜è in rapporto con artisti internazionali come Tzara, Arp, i neoplastici olandesi, Picabia, Ernst, Mondrian. La sua ricerca formalegeometrica, prima ancora di Fillia, ha dato il via alla ricerca nonfigurativa in Italia. A seguito della visione e dello studio effettuato dal Prof. Francesco Tedeschi e dal Dott. Carlo Fabrizio Carli, l’opera risulta avere una forte plausibilità con i lavori di Julius Evola. Entrambi gli esperti esprimono parere sostanzialmente favorevole sull’autenticità dell’opera, nonostante la mancanza di dati certi relativi alla sua provenienza. Oil on canvas, cm 45x35. Signed and dated ‘Evola 21' lower right. Julius Evola (Rome, 1898-1974), one of the greatest thinkers of the twentieth century in Italy and Europe, exponent of the Second Futurism, was one of Giacomo Balla's pupils. Then Evola distanced himself from this movement to get involved in the Italian Dadaism together with Prampolini. "Tuttavia la fortuna della sua pittura - che data lungo pochi anni, dal 1915 al '21 - è assai simile a quella degli esponenti particolarmente della seconda generazione futurista, ma anche dello stesso Balla, il cui lavoro, ancora fervidamente creativo dalla fine della prima guerra mondiale al '30 circa, è stato appena di recente considerato nella dovuta attenzione" (E. Crispolti, Il mito della macchina e altri temi del futurismo, Trapani, 1969, p. 375). Around 1920 Evola was in contact with international artists as Tzara, Arp, the Dutch Neo-Plastics, Picabia, Ernst, Mondrian. His formal-geometric research, even before Fillia, got the non-figurative research started in Italy. Written statement: after the studies by Professor Francesco Tedeschi and Dott. Carlo Fabrizio Carli, the painting seems to have a strong plausibility to have been realized by Julius Evola. Both the experts express opinions that essentially supports the authenticity of the work, despite the lack of reliable data related to its provenance.
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