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Auction archive: Lot number 5

Federico Zandomeneghi (Venezia 1841

Estimate
€120,000 - €180,000
ca. US$132,419 - US$198,629
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 5

Federico Zandomeneghi (Venezia 1841

Estimate
€120,000 - €180,000
ca. US$132,419 - US$198,629
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 - Paris 1917) FEMME AU BOUQUET 1914 firmato e datato “914” in alto a destra olio su tela cm 60,9x50 sul retro: due cartigli di collezione sul telaio FEMME AU BOUQUET 1914 signed and dated “914” upper right oil on canvas 23 15/16 by 19 5/8 in on the reverse: two collection labels on the stretcher L’opera è corredata di attestato di libera circolazione. An export license is available for this lot . Provenienza Paris, collezione Durand-Ruel (fot. n. 7832) Paris, collezione Angelo Sommaruga Bibliografia E. Piceni, Zandomeneghi , Milano 1967, n. 743. E. Piceni, Zandomeneghi , Busto Arsizio 1991, n.743. C. Testi, M.G. Piceni, E. Piceni, Federico Zandomeneghi Catalogo generale. Nuova edizione aggiornata ed ampliata , Milano 2006, p. 377, n. 833. Dipinta nel 1914, l’opera cade in un momento importante della carriera di Federico Zandomeneghi In quell’anno, infatti, il critico d’arte Vittorio Pica, che da tempo collaborava nell’organizzazione delle esposizioni internazionali veneziane, città di origine del pittore, allestisce nell’ambito della Biennale una mostra di Zandomeneghi con una quarantina di opere di cui ventisei dipinti e una decina di pastelli. L’intento è quello di promuovere anche in Italia l’attività artistica del pittore, da tempo trasferitosi a Parigi. Risale a quarant’anni prima la repentina decisione di Zandomeneghi, come si evince chiaramente dalla lettera inviata all’amico Francesco Gioli ≪Mio carissimo Cecchino. Senza tanti preamboli ti dirò che domani sera 2 giugno 1874 alle ore 10 parto per Parigi – Ho fatto questa brillante risoluzione e la metto in atto colla massima velocità perché non avvenga un pentimento che mi faccia piantar le radici a Firenze≫. (Dini, p. 486, lettera XXV). Gli anni parigini non sono facili, solo negli anni Novanta Zandomeneghi inizia a godere della protezione di un mercante della caratura di Durand-Ruel, da cui proviene anche questo dipinto. Persona schiva, dal carattere spigoloso, nei suoi quadri egli riesce a esternare delicatezza e sensibilità nel cogliere la realtà borghese di giovani donne ritratte con eleganza tanto nei salotti o per strada quanto nell’intimità della camera da letto e del gabinetto di toelette. La piacevolezza dei soggetti realizzati con una ricercata attenzione per tinte amabili, dai giusti equilibri di tonalita sobrie e vivaci senza eccessi di cromatismi, unita all’attenzione ai dettagli degli abiti, degli accessori, delle nature morte floreali, porta Zandomeneghi al successo, in parte condiviso con il gruppo impressionista, in particolare con Auguste Renoir e Degas. Elementi che si ritrovano nella tela Femme au bouquet , dove una giovane seduta di fronte a noi è intenta a realizzare una composizione floreale da porre nel vaso sul tavolino alla sua destra. L’abilità pittorica dell’artista nel dipingere differenti specie botaniche variandone forme e colori secondo le necessità, permette di distinguere i diversi tipi di fiori che compongono il bouquet. L’attenzione alla cura dei fiori e alle decorazioni floreali su abiti e lunghi capelli, così come su tende, tappezzerie e tappeti è una costante nella produzione dell’artista. In particolare, i fiori recisi prendono spazio nelle opere di Zandomeneghi a cominciare dall’enorme mazzo di fiori che trasporta con fatica la bambina di La fête (1894, Mantova, Museo Civico di Palazzo Te) fino alla natura morta della Marchande de fleurs (1913-14) dove ≪pennellate lunghe e filamentose si alternano a tratti sottili e minuscole virgole, realizzando una stesura pittorica personalissima che accentua l’intensità del colore e la vaporosità dei fiori, visti anche come simbolo della brevità e della fragilità della bellezza≫ ( L’impressionismo di Zandomeneghi , catalogo della mostra, a cura di F. Dini, F. Mazzocca, Padova, Palazzo Zabarella, 1 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017, Venezia 2016, p. 174). This painting dates from 1914, a very important time in Federico Zandom

Auction archive: Lot number 5
Auction:
Datum:
29 Oct 2019
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
Beschreibung:

Federico Zandomeneghi (Venezia 1841 - Paris 1917) FEMME AU BOUQUET 1914 firmato e datato “914” in alto a destra olio su tela cm 60,9x50 sul retro: due cartigli di collezione sul telaio FEMME AU BOUQUET 1914 signed and dated “914” upper right oil on canvas 23 15/16 by 19 5/8 in on the reverse: two collection labels on the stretcher L’opera è corredata di attestato di libera circolazione. An export license is available for this lot . Provenienza Paris, collezione Durand-Ruel (fot. n. 7832) Paris, collezione Angelo Sommaruga Bibliografia E. Piceni, Zandomeneghi , Milano 1967, n. 743. E. Piceni, Zandomeneghi , Busto Arsizio 1991, n.743. C. Testi, M.G. Piceni, E. Piceni, Federico Zandomeneghi Catalogo generale. Nuova edizione aggiornata ed ampliata , Milano 2006, p. 377, n. 833. Dipinta nel 1914, l’opera cade in un momento importante della carriera di Federico Zandomeneghi In quell’anno, infatti, il critico d’arte Vittorio Pica, che da tempo collaborava nell’organizzazione delle esposizioni internazionali veneziane, città di origine del pittore, allestisce nell’ambito della Biennale una mostra di Zandomeneghi con una quarantina di opere di cui ventisei dipinti e una decina di pastelli. L’intento è quello di promuovere anche in Italia l’attività artistica del pittore, da tempo trasferitosi a Parigi. Risale a quarant’anni prima la repentina decisione di Zandomeneghi, come si evince chiaramente dalla lettera inviata all’amico Francesco Gioli ≪Mio carissimo Cecchino. Senza tanti preamboli ti dirò che domani sera 2 giugno 1874 alle ore 10 parto per Parigi – Ho fatto questa brillante risoluzione e la metto in atto colla massima velocità perché non avvenga un pentimento che mi faccia piantar le radici a Firenze≫. (Dini, p. 486, lettera XXV). Gli anni parigini non sono facili, solo negli anni Novanta Zandomeneghi inizia a godere della protezione di un mercante della caratura di Durand-Ruel, da cui proviene anche questo dipinto. Persona schiva, dal carattere spigoloso, nei suoi quadri egli riesce a esternare delicatezza e sensibilità nel cogliere la realtà borghese di giovani donne ritratte con eleganza tanto nei salotti o per strada quanto nell’intimità della camera da letto e del gabinetto di toelette. La piacevolezza dei soggetti realizzati con una ricercata attenzione per tinte amabili, dai giusti equilibri di tonalita sobrie e vivaci senza eccessi di cromatismi, unita all’attenzione ai dettagli degli abiti, degli accessori, delle nature morte floreali, porta Zandomeneghi al successo, in parte condiviso con il gruppo impressionista, in particolare con Auguste Renoir e Degas. Elementi che si ritrovano nella tela Femme au bouquet , dove una giovane seduta di fronte a noi è intenta a realizzare una composizione floreale da porre nel vaso sul tavolino alla sua destra. L’abilità pittorica dell’artista nel dipingere differenti specie botaniche variandone forme e colori secondo le necessità, permette di distinguere i diversi tipi di fiori che compongono il bouquet. L’attenzione alla cura dei fiori e alle decorazioni floreali su abiti e lunghi capelli, così come su tende, tappezzerie e tappeti è una costante nella produzione dell’artista. In particolare, i fiori recisi prendono spazio nelle opere di Zandomeneghi a cominciare dall’enorme mazzo di fiori che trasporta con fatica la bambina di La fête (1894, Mantova, Museo Civico di Palazzo Te) fino alla natura morta della Marchande de fleurs (1913-14) dove ≪pennellate lunghe e filamentose si alternano a tratti sottili e minuscole virgole, realizzando una stesura pittorica personalissima che accentua l’intensità del colore e la vaporosità dei fiori, visti anche come simbolo della brevità e della fragilità della bellezza≫ ( L’impressionismo di Zandomeneghi , catalogo della mostra, a cura di F. Dini, F. Mazzocca, Padova, Palazzo Zabarella, 1 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017, Venezia 2016, p. 174). This painting dates from 1914, a very important time in Federico Zandom

Auction archive: Lot number 5
Auction:
Datum:
29 Oct 2019
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
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