Giuseppe Ruoppolo (Napoli 1639-1710) PERE, PESCHE, FICHI, UVA, SUSINE, CILIEGE E VASO DI FIORI IN UN PAESAGGIO olio su tela, cm 115,5x155 firmato G. Ruoppoli  Provenienza : già collezione Giovan Battista Fardella, Trapani  Il dipinto qui presentato, firmato G. Ruoppoli, si aggiunge al nucleo delle opere dellâartista, del quale non si conoscono molti dati precisi circa la sua formazione per cui si è ipotizzata una stretta conoscenza dei modi di Giovan Battista Ruppolo, affiancata da un influsso della prima maniera di Giuseppe Recco Caratteristiche tipiche delle opere del pittore, indicate da De Dominici, come la propensione per fiori e frutta, il colorito rossiccio e la riproduzione meticolosa dei particolari, si riscontrano anche nel nostro dipinto accostabile alla Natura morta di frutta , collezione privata, Bologna (Middione 1989, p. 924, fig. 1116) e alla coppia di Nature morte di frutti , già asta Sotheby's Londra, 13 dicembre 2001, lotto 56, simili per la disposizione dei frutti in un paesaggio e l'uso della medesima conchiglia di porcellana che contenente le ciliege. L'opera proviene dall'importante quadreria di Giovan Battista Fardella (Trapani 1762-Napoli 1836), collezionista che, tra il 1825 e il 1830 periodo in cui ricoprì la carica di Ministro dei re Borboni Ferdinando I e Francesco I, acquistò sul mercato antiquario di Napoli e Roma dipinti del Cinquecento, Seicento e Settecento napoletano. Parte della collezione Fardella è attualmente visibile all'interno delle raccolte del Museo Pepoli di Trapani, a seguito della donazione effettuata dal collezionista nel 1830 alla città . Per la figura di Giovan Battista Fardella vedi P. Nocella, Donec in Cineres. Una famiglia nella storia Siciliana , pp. 158-160.  Bibliografia di riferimento : R. Middione, Giuseppe Ruoppolo , in La natura morta in Italia , I, Milano 1989, pp. 923-925. Â
Giuseppe Ruoppolo (Napoli 1639-1710) PERE, PESCHE, FICHI, UVA, SUSINE, CILIEGE E VASO DI FIORI IN UN PAESAGGIO olio su tela, cm 115,5x155 firmato G. Ruoppoli  Provenienza : già collezione Giovan Battista Fardella, Trapani  Il dipinto qui presentato, firmato G. Ruoppoli, si aggiunge al nucleo delle opere dellâartista, del quale non si conoscono molti dati precisi circa la sua formazione per cui si è ipotizzata una stretta conoscenza dei modi di Giovan Battista Ruppolo, affiancata da un influsso della prima maniera di Giuseppe Recco Caratteristiche tipiche delle opere del pittore, indicate da De Dominici, come la propensione per fiori e frutta, il colorito rossiccio e la riproduzione meticolosa dei particolari, si riscontrano anche nel nostro dipinto accostabile alla Natura morta di frutta , collezione privata, Bologna (Middione 1989, p. 924, fig. 1116) e alla coppia di Nature morte di frutti , già asta Sotheby's Londra, 13 dicembre 2001, lotto 56, simili per la disposizione dei frutti in un paesaggio e l'uso della medesima conchiglia di porcellana che contenente le ciliege. L'opera proviene dall'importante quadreria di Giovan Battista Fardella (Trapani 1762-Napoli 1836), collezionista che, tra il 1825 e il 1830 periodo in cui ricoprì la carica di Ministro dei re Borboni Ferdinando I e Francesco I, acquistò sul mercato antiquario di Napoli e Roma dipinti del Cinquecento, Seicento e Settecento napoletano. Parte della collezione Fardella è attualmente visibile all'interno delle raccolte del Museo Pepoli di Trapani, a seguito della donazione effettuata dal collezionista nel 1830 alla città . Per la figura di Giovan Battista Fardella vedi P. Nocella, Donec in Cineres. Una famiglia nella storia Siciliana , pp. 158-160.  Bibliografia di riferimento : R. Middione, Giuseppe Ruoppolo , in La natura morta in Italia , I, Milano 1989, pp. 923-925. Â
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