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Auction archive: Lot number 20

Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis 1869

Estimate
€30,000 - €50,000
ca. US$33,104 - US$55,174
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 20

Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis 1869

Estimate
€30,000 - €50,000
ca. US$33,104 - US$55,174
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis 1869 - Nice 1954) PORT DE COLLIOURE 1905 circa firmato e dedicato “a Jean Boutig / temoignages affectueux / Henri Matisse” in basso a destra matita e acquerello su carta mm 313x489 sul retro: etichetta della mostra The world of A.B. Frost , etichetta della Improvvisazione Prima Galleria d’Arte di Rovereto PORT DE COLLIOURE circa 1905 signed and dedicated “a Jean Boutig / témoignages affectueux / Henri Matisse” lower right black chalk and watercolour on paper 12 5/16 by 19 ¼ in on the reverse: label of the exhibition The world of A.B. Frost, label of the Improvvisazione Prima Galleria d’Arte, Rovereto L’opera è registrata negli Archives Matisse. This work is recorded in the Archives Matisse. L’opera è corredata di attestato di libera circolazione. An export license is available for this lot . Provenienza Sotheby’s, New York, Impressionist and Modern Drawings and Watercolors , 16 novembre 1989, lotto 155 Sotheby’s, New York, Impressionist and Modern Art , 13 novembre 1996, lotto 199 Rovereto, Improvvisazione Prima Galleria d’Arte Esposizioni The world of A.B. Frost: his family and their cycle , Montclair Art Museum, Montclair, New Jersey, 24 aprile – 19 giugno 1983. L’opera documenta un momento decisivo nello sviluppo espressivo di Matisse: e infatti proprio durante l’estate del 1905, trascorsa insieme all’amico André Derain che maturerà la visione fauve dell’artista. Il Ritratto di Derain (1905, Londra, Tate Gallery), realizzato a Parigi al rientro da quella felice stagione marina, sigilla quel periodo di ricerca comune. La figura di Derain vi appare modellata da tocchi e strisce di colore puro, come se la pittura si facesse elemento plastico, e al tempo stesso squillante e sonoro. La pennellata è dotata di una accensione interna sintetica e costruttiva. E' quanto il paesaggio marino di Collioure aveva provocato, con le sue atmosfere luminose e ventose, con l’invito a ritrovare una via di accesso tutta emozionale alla visione, sulla scorta di un rinnovato approccio a Cezanne e a van Gogh. Matisse riportò a Parigi, dalla intensa estate del 1905, tra le molte opere, circa 40 acquarelli. In essi la visione matissiana del paesaggio colmo di luce del borgo marino catalano andava progressivamente abbandonando la cerebrale tessitura neo-impressionista che aveva caratterizzato la sua produzione di poco precedente. Egli sondava una nuova sintesi luminosa e cromatica, meno obbligata al rigore della tecnica divisionista, e più incline all’esaltazione emozionale del colore. Ma, anche, interessata a recuperare la linea di contorno nella composizione, e con essa il “segno”, che tanta importanza avrà nella dialettica con l’elemento cromatico. Così, dopo aver trascorso l’estate del 1904 in compagnia di Paul Signac a Saint-Tropez, ed aver compiuto la prima versione del dipinto Luxe, calme et volupté (1904-1905, Parigi, Centre Pompidou), nelle modalità di stesura della tecnica neoimpressionista, proprio sotto la sorveglianza del più anziano maestro, Matisse se ne distaccava consapevolmente, avviando tale processo proprio durante l’estate del 1905 a Collioure. In Veduta di Collioure (1905, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage), il recupero della linea decorativa è perfettamente compiuto, e la veduta paesistica, connotata da un colore vibrante, steso in larghe zone sintetiche, tematizza già una visione tutta interiore, che diverrà compiutamente antinaturalista nel dipinto Joie de vivre (1905-1906, Philadelphia, Barnes Foundation). Il nostro dipinto raffigura con ampia visuale la baia del Porto di Collioure con i profili dei monti che circondano il borgo. Con sottili tratti di matita Matisse delinea le zone del paesaggio e accenna le sagome degli edifici e alcune barche alla fonda. Tocchi fluidi di colore ad acquerello rendono vivide le cime che vibrano d’azzurro, ma il colore non copre uniformemente la carta: le pennellate si concentrano brevi o più distese solo in alcuni punti, per

Auction archive: Lot number 20
Auction:
Datum:
29 Oct 2019
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
Beschreibung:

Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis 1869 - Nice 1954) PORT DE COLLIOURE 1905 circa firmato e dedicato “a Jean Boutig / temoignages affectueux / Henri Matisse” in basso a destra matita e acquerello su carta mm 313x489 sul retro: etichetta della mostra The world of A.B. Frost , etichetta della Improvvisazione Prima Galleria d’Arte di Rovereto PORT DE COLLIOURE circa 1905 signed and dedicated “a Jean Boutig / témoignages affectueux / Henri Matisse” lower right black chalk and watercolour on paper 12 5/16 by 19 ¼ in on the reverse: label of the exhibition The world of A.B. Frost, label of the Improvvisazione Prima Galleria d’Arte, Rovereto L’opera è registrata negli Archives Matisse. This work is recorded in the Archives Matisse. L’opera è corredata di attestato di libera circolazione. An export license is available for this lot . Provenienza Sotheby’s, New York, Impressionist and Modern Drawings and Watercolors , 16 novembre 1989, lotto 155 Sotheby’s, New York, Impressionist and Modern Art , 13 novembre 1996, lotto 199 Rovereto, Improvvisazione Prima Galleria d’Arte Esposizioni The world of A.B. Frost: his family and their cycle , Montclair Art Museum, Montclair, New Jersey, 24 aprile – 19 giugno 1983. L’opera documenta un momento decisivo nello sviluppo espressivo di Matisse: e infatti proprio durante l’estate del 1905, trascorsa insieme all’amico André Derain che maturerà la visione fauve dell’artista. Il Ritratto di Derain (1905, Londra, Tate Gallery), realizzato a Parigi al rientro da quella felice stagione marina, sigilla quel periodo di ricerca comune. La figura di Derain vi appare modellata da tocchi e strisce di colore puro, come se la pittura si facesse elemento plastico, e al tempo stesso squillante e sonoro. La pennellata è dotata di una accensione interna sintetica e costruttiva. E' quanto il paesaggio marino di Collioure aveva provocato, con le sue atmosfere luminose e ventose, con l’invito a ritrovare una via di accesso tutta emozionale alla visione, sulla scorta di un rinnovato approccio a Cezanne e a van Gogh. Matisse riportò a Parigi, dalla intensa estate del 1905, tra le molte opere, circa 40 acquarelli. In essi la visione matissiana del paesaggio colmo di luce del borgo marino catalano andava progressivamente abbandonando la cerebrale tessitura neo-impressionista che aveva caratterizzato la sua produzione di poco precedente. Egli sondava una nuova sintesi luminosa e cromatica, meno obbligata al rigore della tecnica divisionista, e più incline all’esaltazione emozionale del colore. Ma, anche, interessata a recuperare la linea di contorno nella composizione, e con essa il “segno”, che tanta importanza avrà nella dialettica con l’elemento cromatico. Così, dopo aver trascorso l’estate del 1904 in compagnia di Paul Signac a Saint-Tropez, ed aver compiuto la prima versione del dipinto Luxe, calme et volupté (1904-1905, Parigi, Centre Pompidou), nelle modalità di stesura della tecnica neoimpressionista, proprio sotto la sorveglianza del più anziano maestro, Matisse se ne distaccava consapevolmente, avviando tale processo proprio durante l’estate del 1905 a Collioure. In Veduta di Collioure (1905, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage), il recupero della linea decorativa è perfettamente compiuto, e la veduta paesistica, connotata da un colore vibrante, steso in larghe zone sintetiche, tematizza già una visione tutta interiore, che diverrà compiutamente antinaturalista nel dipinto Joie de vivre (1905-1906, Philadelphia, Barnes Foundation). Il nostro dipinto raffigura con ampia visuale la baia del Porto di Collioure con i profili dei monti che circondano il borgo. Con sottili tratti di matita Matisse delinea le zone del paesaggio e accenna le sagome degli edifici e alcune barche alla fonda. Tocchi fluidi di colore ad acquerello rendono vivide le cime che vibrano d’azzurro, ma il colore non copre uniformemente la carta: le pennellate si concentrano brevi o più distese solo in alcuni punti, per

Auction archive: Lot number 20
Auction:
Datum:
29 Oct 2019
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
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