Lot 171 Importante scultura in avorio raffigurante S.Antonio Abate. Artista italiano o doltralpe operante nella fine del XVI secolo La raffinata scultura, realizzata con mirabile capacità esecutiva, rappresenta un S.Antonio abate che con un hanchement del corpo, probabilmente un escamotage adattato per seguire la naturale forma della zanna, nel suo abito monacale mostra gli attributi iconografici del libro delle scritture e del maiale che lo identifica come protettore degli animali domestici. I modelli stilistici rimandano a quel mondo artistico ancora legato a modelli del manierismo cinquecentesco mediato dai nuovi dettami del primo barocco che trova molti esempi nella scultura veneta tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo. Scultori del legno e del marmo, fonditori di bronzi e intagliatori di avorio, questi ultimi meno indagati dalla critica storico-artistica ma comunque citati dai documenti del tempo operano in questo particolare periodo storico. Il nostro avorio, che reca sotto la base una scritta ad inchiostro G.P.B. 1584 probabilmente riferibile allautore non identificato, trova analogie stilistiche e figurative con alcune opere in avorio di analogo soggetto e dimensioni più ridotte (fig.1) firmate dallo scultore Francesco Terilli (Feltre 1550 - Venezia 1630) che in area veneta e databili tra i primi decenni del XVII secolo.Altezza cm 31 Cfr.: Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee catalogo mostra a cura di E.D. Schmidt e M.Sframeli, ed. Sillabe, museo degli argenti, Firenze 2013
Lot 171 Importante scultura in avorio raffigurante S.Antonio Abate. Artista italiano o doltralpe operante nella fine del XVI secolo La raffinata scultura, realizzata con mirabile capacità esecutiva, rappresenta un S.Antonio abate che con un hanchement del corpo, probabilmente un escamotage adattato per seguire la naturale forma della zanna, nel suo abito monacale mostra gli attributi iconografici del libro delle scritture e del maiale che lo identifica come protettore degli animali domestici. I modelli stilistici rimandano a quel mondo artistico ancora legato a modelli del manierismo cinquecentesco mediato dai nuovi dettami del primo barocco che trova molti esempi nella scultura veneta tra la fine del XVI e gli inizi del XVII secolo. Scultori del legno e del marmo, fonditori di bronzi e intagliatori di avorio, questi ultimi meno indagati dalla critica storico-artistica ma comunque citati dai documenti del tempo operano in questo particolare periodo storico. Il nostro avorio, che reca sotto la base una scritta ad inchiostro G.P.B. 1584 probabilmente riferibile allautore non identificato, trova analogie stilistiche e figurative con alcune opere in avorio di analogo soggetto e dimensioni più ridotte (fig.1) firmate dallo scultore Francesco Terilli (Feltre 1550 - Venezia 1630) che in area veneta e databili tra i primi decenni del XVII secolo.Altezza cm 31 Cfr.: Diafane passioni. Avori barocchi dalle corti europee catalogo mostra a cura di E.D. Schmidt e M.Sframeli, ed. Sillabe, museo degli argenti, Firenze 2013
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