Jacques CALLOT Les Grandes Misères de la Guerre – 1633. Bella cornice contenente 4 delle 18 acqueforti realizzate dall’autore. Ogni acquaforte differisce dall’altra di alcuni millimetro, sicchè le misure variano da mm 80/90 x 185/190. Le diciotto matrici sono conservate al Musée Lorrain di Nancy. Le nostre sono le tavole 2, 8, 16 e 17. La serie delle Grandes Misères de la Guerre è l'opera più famosa di Jacques Callot Deve la sua fama al suo alto numero di tavole, alla sua maestria tecnica e al suo soggetto. È spesso considerata come il completamento di un progetto iniziato con la serie di undici tavole note come le Petites Misères, incise molto probabilmente nel 1632, che rimase incompleta e fu pubblicata solo dopo la morte di Callot. Le presenti incisioni presentano lo sfondo ben visibile, con alcuni tratti di puntasecca sulle lance dei fanti. Paulette Choné ha notato che lo storico dell'arte Filippo Baldinucci (1625-1697) descrive ogni lastra lodando la maestria tecnica e la creatività di Callot e ci ricorda che Les Grandes Misères sono stati inizialmente conosciuti con il titolo La Vita del Soldato. Il titolo della serie dei Misères nell'inventario del patrimonio dell'incisore dopo la sua morte è, infatti, La Vie des Soldats (La Vita dei Soldati)." (P. Choné, p. 397.).
Categoria: Stampe ASTA 103 Tornata: il 06/03/2022 alle ore 10:30
Jacques CALLOT Les Grandes Misères de la Guerre – 1633. Bella cornice contenente 4 delle 18 acqueforti realizzate dall’autore. Ogni acquaforte differisce dall’altra di alcuni millimetro, sicchè le misure variano da mm 80/90 x 185/190. Le diciotto matrici sono conservate al Musée Lorrain di Nancy. Le nostre sono le tavole 2, 8, 16 e 17. La serie delle Grandes Misères de la Guerre è l'opera più famosa di Jacques Callot Deve la sua fama al suo alto numero di tavole, alla sua maestria tecnica e al suo soggetto. È spesso considerata come il completamento di un progetto iniziato con la serie di undici tavole note come le Petites Misères, incise molto probabilmente nel 1632, che rimase incompleta e fu pubblicata solo dopo la morte di Callot. Le presenti incisioni presentano lo sfondo ben visibile, con alcuni tratti di puntasecca sulle lance dei fanti. Paulette Choné ha notato che lo storico dell'arte Filippo Baldinucci (1625-1697) descrive ogni lastra lodando la maestria tecnica e la creatività di Callot e ci ricorda che Les Grandes Misères sono stati inizialmente conosciuti con il titolo La Vita del Soldato. Il titolo della serie dei Misères nell'inventario del patrimonio dell'incisore dopo la sua morte è, infatti, La Vie des Soldats (La Vita dei Soldati)." (P. Choné, p. 397.).
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