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Auction archive: Lot number 2

Joan Miró i Ferrà (Barcelona 1893

Estimate
€30,000 - €50,000
ca. US$33,104 - US$55,174
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 2

Joan Miró i Ferrà (Barcelona 1893

Estimate
€30,000 - €50,000
ca. US$33,104 - US$55,174
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Joan Miró i Ferrà (Barcelona 1893 - Palma de Mallorca 1983) FEMME, OISEAUX 1975 firmato in basso a destra pastelli colorati e inchiostro su carta giapponese mm 800x560 sul retro: datato “21/IX/75” e titolato FEMME, OISEAUX 1975 signed lower right coloured crayons and ink on Japanese paper 31 ½ by 22 in on the reverse: dated “21/IX/75” and titled L’opera è accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla ADOM (Association pour la Defense de l’Oeuvre de Joan Miró il 25 giugno 2019. This work is accompanied by a certificate of authenticity issued by ADOM (Association pour la Défense de l’Oeuvre de Joan Miró on 25th June 2019. L’opera è corredata di attestato di libera circolazione. An export license is available for this lot . Il linguaggio surrealista di Joan Miró acquisisce la sua maturità, riconosciuta a livello internazionale in Europa e in America, negli anni Quaranta con la serie delle Costellazioni , in cui figura umana, natura, cosmo e mondo animale presiedono alla nascita di un alfabeto onirico. Nei soggetti delle sue creazioni vengono raccogliendosi densi nuclei di forme che scaturiscono dalla meditazione di soggetti archetipici, che vengono sottoposti dall’artista alle più mutevoli trasformazioni. Una caleidoscopica metamorfosi lega insieme infatti gli elementi appartenenti a questi diversi livelli o stadi dell’essere, cui l’artista dà volto e figura, inseguendo e meditando le proprie pulsioni. Su tali fantasmagorie inciderà la fascinazione esercitata dalla visione delle pitture preistoriche sulle pareti delle grotte di Altamira, che dovette rafforzare Miró nella convinzione di poter coltivare in sé la crescita e la proliferazione di segni primitivi, adeguati per misurarsi con una forza primigenia – l’origine – cui ogni sua immagine si riferisce. La donna, dunque, è tema centrale: essa è fertilità, pulsione sessuale, organo riproduttivo, terra, matrice. L’uccello è l’elemento d’aria, traiettoria in movimento, energia, fallo, desiderio, violenza, slancio e contatto con il cielo. Per citare solo alcune occorrenze di questo soggetto ancipite nell’opera dell’artista catalano, ricorderemo Donna circondata da un volo d’uccello , del 1941, o Donna, uccello al chiaro di luna del 1949, olio su tela, Londra, Tate Gallery, dalla serie Donne e uccelli; e poi, ancora, la Donna e uccello del 1964, olio su tela, a Saint Paul de Vence presso la Fondation Marguerite et Aimé Maeght; e, infine, la scultura monumentale Donna e uccello , in cemento e ceramica, realizzata in collaborazione con J. L. Artigas, nel 1982, Barcellona, nel Parco Joan Miró che insieme alla nostra opera pare appartenere ad una simile famiglia formale, pur nella singolarità delle due diverse realizzazioni. Nella grande opera monumentale, alta circa ventidue metri, si apre infatti entro il corpo eretto della scultura, di evidente richiamo fallico, una forma cava, il cui profilo evoca il sesso femminile. La scultura nasce come gigantesca creatura fittile, come sviluppo di un abnorme progetto vascolare-ceramico, ideato grazie ai decenni di sperimentazione ceramica da parte di Miró. Nel dipinto in esame ritroveremo le stesse forme ovoidali e arrotondate che nello slancio della scultura di Barcellona si innalzano sino a toccare il cielo con la semiluna apicale. Il nostro Femme, oiseaux appare come la proiezione piana di quel mondo di forme globulari e in gestazione, in cui si aprono occhi ipnotici su una rossa forma oblunga, simile al sesso femminile. In una intervista, così l’artista descriveva come avesse coltivato la fioritura delle sue visioni: ≪ Vedo il mio studio come un orto. Per far venire su i frutti, bisogna tagliare le foglie. A un dato momento bisogna potare. Lavoro come un giardiniere o un vignaiuolo. Le cose vengono lentamente. Il mio vocabolario di forme, per esempio, non l’ho scoperto tutto in una volta; si è formato quasi a mia insaputa. Le cose seguono il loro corso naturale. Crescono, maturano. Bisogna innestare.

Auction archive: Lot number 2
Auction:
Datum:
29 Oct 2019
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
Beschreibung:

Joan Miró i Ferrà (Barcelona 1893 - Palma de Mallorca 1983) FEMME, OISEAUX 1975 firmato in basso a destra pastelli colorati e inchiostro su carta giapponese mm 800x560 sul retro: datato “21/IX/75” e titolato FEMME, OISEAUX 1975 signed lower right coloured crayons and ink on Japanese paper 31 ½ by 22 in on the reverse: dated “21/IX/75” and titled L’opera è accompagnata da certificato di autenticità rilasciato dalla ADOM (Association pour la Defense de l’Oeuvre de Joan Miró il 25 giugno 2019. This work is accompanied by a certificate of authenticity issued by ADOM (Association pour la Défense de l’Oeuvre de Joan Miró on 25th June 2019. L’opera è corredata di attestato di libera circolazione. An export license is available for this lot . Il linguaggio surrealista di Joan Miró acquisisce la sua maturità, riconosciuta a livello internazionale in Europa e in America, negli anni Quaranta con la serie delle Costellazioni , in cui figura umana, natura, cosmo e mondo animale presiedono alla nascita di un alfabeto onirico. Nei soggetti delle sue creazioni vengono raccogliendosi densi nuclei di forme che scaturiscono dalla meditazione di soggetti archetipici, che vengono sottoposti dall’artista alle più mutevoli trasformazioni. Una caleidoscopica metamorfosi lega insieme infatti gli elementi appartenenti a questi diversi livelli o stadi dell’essere, cui l’artista dà volto e figura, inseguendo e meditando le proprie pulsioni. Su tali fantasmagorie inciderà la fascinazione esercitata dalla visione delle pitture preistoriche sulle pareti delle grotte di Altamira, che dovette rafforzare Miró nella convinzione di poter coltivare in sé la crescita e la proliferazione di segni primitivi, adeguati per misurarsi con una forza primigenia – l’origine – cui ogni sua immagine si riferisce. La donna, dunque, è tema centrale: essa è fertilità, pulsione sessuale, organo riproduttivo, terra, matrice. L’uccello è l’elemento d’aria, traiettoria in movimento, energia, fallo, desiderio, violenza, slancio e contatto con il cielo. Per citare solo alcune occorrenze di questo soggetto ancipite nell’opera dell’artista catalano, ricorderemo Donna circondata da un volo d’uccello , del 1941, o Donna, uccello al chiaro di luna del 1949, olio su tela, Londra, Tate Gallery, dalla serie Donne e uccelli; e poi, ancora, la Donna e uccello del 1964, olio su tela, a Saint Paul de Vence presso la Fondation Marguerite et Aimé Maeght; e, infine, la scultura monumentale Donna e uccello , in cemento e ceramica, realizzata in collaborazione con J. L. Artigas, nel 1982, Barcellona, nel Parco Joan Miró che insieme alla nostra opera pare appartenere ad una simile famiglia formale, pur nella singolarità delle due diverse realizzazioni. Nella grande opera monumentale, alta circa ventidue metri, si apre infatti entro il corpo eretto della scultura, di evidente richiamo fallico, una forma cava, il cui profilo evoca il sesso femminile. La scultura nasce come gigantesca creatura fittile, come sviluppo di un abnorme progetto vascolare-ceramico, ideato grazie ai decenni di sperimentazione ceramica da parte di Miró. Nel dipinto in esame ritroveremo le stesse forme ovoidali e arrotondate che nello slancio della scultura di Barcellona si innalzano sino a toccare il cielo con la semiluna apicale. Il nostro Femme, oiseaux appare come la proiezione piana di quel mondo di forme globulari e in gestazione, in cui si aprono occhi ipnotici su una rossa forma oblunga, simile al sesso femminile. In una intervista, così l’artista descriveva come avesse coltivato la fioritura delle sue visioni: ≪ Vedo il mio studio come un orto. Per far venire su i frutti, bisogna tagliare le foglie. A un dato momento bisogna potare. Lavoro come un giardiniere o un vignaiuolo. Le cose vengono lentamente. Il mio vocabolario di forme, per esempio, non l’ho scoperto tutto in una volta; si è formato quasi a mia insaputa. Le cose seguono il loro corso naturale. Crescono, maturano. Bisogna innestare.

Auction archive: Lot number 2
Auction:
Datum:
29 Oct 2019
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
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