Beschreibung:

RISORGIMENTO - Bella, assai ampia collezione di autografi di personaggi di rilievo del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia: regnanti, uomini politici e protagonisti della cultura. Si segnala anzitutto un corposo gruppo di decreti (nel periodo del Regno di Sardegna manoscritti, successivamente a stampa) firmati dai sovrani - sei di VITTORIO EMANUELE (1759-1824), uno di CARLO FELICE (1765-1831), due di CARLO ALBERTO (1798-1849), una di VITTORIO EMANUELE II (1820-1878) - accompagnato da ventisei decreti minori, amministrativi (non firmati dal sovrano), parte in francese e parte in italiano, dei primi anni di regno di VITTORIO EMANUELE primo del nome. Oltre a poche fotografie con dedica autografa e firma (bella quella del giovane Pietro MASCAGNI, molto curiose le cartoline illustrate con firme di Salvatore DI GIACOMO e Giovanni PAPINI), si segnalano poi le molte lettere autografe firmate: in particolare quelle di FRANCESCO II di BORBONE Re di NAPOLI, Giuseppe MAZZINI, Giuseppe GARIBALDI (due), Massimo D'AZEGLIO (due), Francesco CRISPI (due), Giuseppe ZANARDELLI, Terenzio MAMIANI, Marco MINGHETTI, Luigi PELLOUX, Urbano RATTAZZI, Giovanni LANZA Giovanni GIOLITTI (tre), Giovanni SEMERIA, Jean-Charles-Léonard Simonde DE SISMONDI, Gabriele D'ANNUNZIO, Niccolò TOMMASEO, Giosue CARDUCCI (tre), Carlo LORENZINI (COLLODI, due) Filippo Tommaso MARINETTI Matilde SERAO, Arrigo BOITO, eccetera eccetera. E' altresì unita una bella collezione di editti e proclami a stampa, anche rari e curiosi, di Milano (Regno di Maria Teresa, in particolare, e seguenti; notevoli in particolare quelli del GOVERNO PROVVISIORIO DI LOMBARDIA del maggio 1848) e Napoli. Si tratta di un notevole spaccato nella vita quotidiana delle società della penisola nel periodo "caldo" del Risorgimento. Anche con spigolature buffe, come un DIALOGO tra un Milite Comunale ed un prigioniero Tedesco (stampato a Novara e siglato B.F. , s.d. ma del 1848-49), del quale riportiamo le battute iniziali e conclusive: T.: Pella figura! far mi prigionera in mezza guardia italiana! tutta città guarda e rida su mi senza poter... M.: E che cosa vorresti fare? T.: Tir che mi sta innocenta. [...] M.: Prigioniero, hai una madre nel tuo paese? T.: Sì ponna taliana, aver matre. Aber! Ich werde nicht mehr meinem mutter schen. Der Himmel behauptet ihnen [ Ma! Io non vedrò più la povera mia madre: la protegga il cielo ]. Infine, preziosa collezione pressoché completa (rilegata in un volume tutta tela) del quotidiano napoletano IL TELEGRAFO, che prende a uscire dopo le elezioni del giugno 1848 (e il 21 giugno commenta: "Siamo stati processati, siamo stati assoluti. Il procuratore generale della Gran Corte Criminale ci voleva estinti. La Gran Corte Criminale ci ha voluti risorti. Noi siamo risuscitati dopo il secondo giorno, per due giorni si può facilmente morire [...] Il Telegrafo ha fatto sfolgorare la sua illibata innocenza, ha gridato ragioni della massima importanza, i giudici si sono commossi, hanno pianto, ed hanno detto - Sei libero, parla!"). La collezione prosegue sino al numero del 6 dicembre 1848.