Beschreibung:

Rossetti Giovanni Battista Dello Scalco… Nel quale si contengono le qualità di uno Scalco perfetto,. Ferrara: appresso Domenico Mammarello, 1584. In-4° (mm 202x144). Pagine [16], 268, [4], 269-547 (ma 549, ripetute nella numerazione le pp. 503 e 504), [1]. Manca l'ultima carta bianca. Marca tipografica, incisa su legno, al frontespizio. Testatina silografica alla carta A1r, iniziali ornate e animate, finalini incisi su legno. Legatura moderna in pelle, dorso a cinque piccoli nervi con titolo in oro al secondo scomparto. Titolo vergato in inchiostro bruno al taglio di piede. Bell'esemplare rinfrescato, bruniture al frontespizio. Qualche leggero alone. Al frontespizio firma di appartenenza, in inchiostro blu. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat'. Prima ed unica edizione di quello che ˜è considerato un compendio dell'intera letteratura culinaria del Cinquecento. Il nobile e colto Giovan Battista Rossetti fu maggiordomo e scalco alla corte di Alfonso II d'Este, per poi passare al servizio di Lucrezia d'Este duchessa d'Urbino, alla quale dedic˜o il suo celebre trattato. "Composto alla fine di una quasi trentennale carriera, il suo ˜è il primo manuale di scalcheria 'pura' in quanto dedicato unicamente a questo ufficio con la rinuncia ad ogni ricetta di cucina e di credenza, materia di competenza del personale di grado inferiore [...] Abile organizzatore e regista di compositi eventi, ai quali prendono parte i membri della famiglia ducale e di una stretta cerchia di nobili [...] la sua cultura internazionale gli consente di proporre differenti e sempre diversi schemi conviviali" (C. Benporat, Cultura e convivialità italiana del Rinascimento, Firenze 2007 pp. 3839). Celebre la sua descrizione del banchetto organizzato nel febbraio del 1560 per le nozze di Alfonso II con Lucrezia de' Medici. Vicaire 752; Westbury 193; B.IN.G., 1713; Et coquatur ponendo, p. 359; C. Benporat, Storia della Gastronomia italiana, Milano 1990, p. 124.