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Auction archive: Lot number 24

ALZATA, PESARO, ATTRIBUITO A SFORZA DI

Estimate
€0
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 24

ALZATA, PESARO, ATTRIBUITO A SFORZA DI

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€0
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n. a.
Beschreibung:

ALZATA, PESARO, ATTRIBUITO A SFORZA DI MARCANTONIO, 1548 in maiolica, forma concava poggiante su alto piede. L’ornato a policromia occupa l’intera superficie e raffigura la scena di storia romana relativa al sacrificio di Muzio Scevola. Al retro sotto il piede si legge la scritta in corsivo in blu di cobalto: Muzio che la sua destra / erante chocie. 1548. L’episodio storico racconta appunto il gesto di Muzio Scevola, soldato che durante l’assedio di Roma ad opera degli etruschi guidati da Porsenna si reca presso l’accampamento nemico per uccidere il comandante avversario; giunto armato di pugnale presso l’accampamento trova il re intento a distribuire la paga ai soldati, ma uccide per errore lo scriba addetto al pagamento; catturato, decise di punire la propria mano destra, che aveva mancato il suo compito, bruciandola sul braciere; colpito dal gesto del giovane e dalla minaccia che come lui altri romani fossero disposti al sacrificio, il re Porsenna intavolò le trattative di pace. L’iscrizione, che per stile e data è attribuibile alla mano di Sforza di Marcantonio, e lo stile pittorico ci portano a confronti precisi come, ad esempio, il modo di raffigurare il re Porsenna seduto in trono, presente in altre opere del pittore durantino, o la figura stessa di Muzio Scevola, che trova puntuale raffronto nel piatto con scena romana del British Museum (inv 1985.1002.1), dove la figura del re Astiage è molto simile per posizione e caratteristiche stilistiche con il protagonista della nostra coppa. Sappiamo che il pittore, nativo di Casteldurante, aveva lavorato a Urbino nei primi anni quaranta del Cinquecento per spostarsi poi a Pesaro, almeno dal 1548 e qui lavorare forse presso la bottega dei Lanfranco, dove potrebbe aver realizzato il nostro piatto; diam. cm 27,8, diam. piede cm 12,6, alt. cm 6,2 A FOOTED PLATE ATTRIBUTED TO SFORZA DI MARCANTONIO, PESARO, 1548 Bibliografia di confronto A. Norman, Wallace Collection Catalogue of Ceramics. I, Londra 1976, pp. 203-5 n. C99; P. Bonali, R. Gresta, Girolamo e Giacomo Lanfranco dalle Gabicce maiolicari a Pesaro nel secolo XVI, Rimini 1987, p. 94; D. Thornton, T. Wilson Italian Renaissance Ceramics. A catalogue of the British Museum, Londra 2009, Vol. I, pp. 99-100 n. 64, pp. 356-357 n. 210

Auction archive: Lot number 24
Auction:
Datum:
2 Dec 2020 - 16 Dec 2020
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
Beschreibung:

ALZATA, PESARO, ATTRIBUITO A SFORZA DI MARCANTONIO, 1548 in maiolica, forma concava poggiante su alto piede. L’ornato a policromia occupa l’intera superficie e raffigura la scena di storia romana relativa al sacrificio di Muzio Scevola. Al retro sotto il piede si legge la scritta in corsivo in blu di cobalto: Muzio che la sua destra / erante chocie. 1548. L’episodio storico racconta appunto il gesto di Muzio Scevola, soldato che durante l’assedio di Roma ad opera degli etruschi guidati da Porsenna si reca presso l’accampamento nemico per uccidere il comandante avversario; giunto armato di pugnale presso l’accampamento trova il re intento a distribuire la paga ai soldati, ma uccide per errore lo scriba addetto al pagamento; catturato, decise di punire la propria mano destra, che aveva mancato il suo compito, bruciandola sul braciere; colpito dal gesto del giovane e dalla minaccia che come lui altri romani fossero disposti al sacrificio, il re Porsenna intavolò le trattative di pace. L’iscrizione, che per stile e data è attribuibile alla mano di Sforza di Marcantonio, e lo stile pittorico ci portano a confronti precisi come, ad esempio, il modo di raffigurare il re Porsenna seduto in trono, presente in altre opere del pittore durantino, o la figura stessa di Muzio Scevola, che trova puntuale raffronto nel piatto con scena romana del British Museum (inv 1985.1002.1), dove la figura del re Astiage è molto simile per posizione e caratteristiche stilistiche con il protagonista della nostra coppa. Sappiamo che il pittore, nativo di Casteldurante, aveva lavorato a Urbino nei primi anni quaranta del Cinquecento per spostarsi poi a Pesaro, almeno dal 1548 e qui lavorare forse presso la bottega dei Lanfranco, dove potrebbe aver realizzato il nostro piatto; diam. cm 27,8, diam. piede cm 12,6, alt. cm 6,2 A FOOTED PLATE ATTRIBUTED TO SFORZA DI MARCANTONIO, PESARO, 1548 Bibliografia di confronto A. Norman, Wallace Collection Catalogue of Ceramics. I, Londra 1976, pp. 203-5 n. C99; P. Bonali, R. Gresta, Girolamo e Giacomo Lanfranco dalle Gabicce maiolicari a Pesaro nel secolo XVI, Rimini 1987, p. 94; D. Thornton, T. Wilson Italian Renaissance Ceramics. A catalogue of the British Museum, Londra 2009, Vol. I, pp. 99-100 n. 64, pp. 356-357 n. 210

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Datum:
2 Dec 2020 - 16 Dec 2020
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
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