Raffaele Belliazzi Un fiasco di vino, una pentola con verdura, pane, formaggio, arance e salame su un tavolo olio su tela, cm 79x64 firmato Raf. Beliazzi 1870 in basso a destra Raffaele Belliazzi fu pittore e scultore, è sua la statua di Carlo di Borbone sulla facciata del Palazzo Reale di Napoli. Si attribuisce a lui la redazione del programma che racchiudeva i principi cui si ispiravano gli artisti aderenti alla Scuola di Resina - o "Repubblica di Portici" secondo l'ironica definizione del Morelli - i quali si proponevano una rappresentazione del vero puro "senza orpelli e transazioni". In un ambiente rustico, su di un tavolo da cucina, sono poggiati direttamente senza panno o tovaglia un pane casareccio, un salame in parte affettato, formaggio, ortaggi, arance e un fiasco di vino rosso. Gli oggetti sono indagati nella loro verità di forme e materia, inseriti in una composizione costruita secondo una sapiente armonia per il prevalere delle forme curvilinee - il fiasco, le arance, il pane - per la scansione dei piani prospettici - la diagonale del coltello - e per il movimento della luce che ora pervade gli oggetti ponendoli in piena evidenza e creando intense zone di colore, ora si manifesta con improvvise accensioni che esaltano la presenza materica agli oggetti, come sul manico del coltello o sul collo del fiasco di vino.
Raffaele Belliazzi Un fiasco di vino, una pentola con verdura, pane, formaggio, arance e salame su un tavolo olio su tela, cm 79x64 firmato Raf. Beliazzi 1870 in basso a destra Raffaele Belliazzi fu pittore e scultore, è sua la statua di Carlo di Borbone sulla facciata del Palazzo Reale di Napoli. Si attribuisce a lui la redazione del programma che racchiudeva i principi cui si ispiravano gli artisti aderenti alla Scuola di Resina - o "Repubblica di Portici" secondo l'ironica definizione del Morelli - i quali si proponevano una rappresentazione del vero puro "senza orpelli e transazioni". In un ambiente rustico, su di un tavolo da cucina, sono poggiati direttamente senza panno o tovaglia un pane casareccio, un salame in parte affettato, formaggio, ortaggi, arance e un fiasco di vino rosso. Gli oggetti sono indagati nella loro verità di forme e materia, inseriti in una composizione costruita secondo una sapiente armonia per il prevalere delle forme curvilinee - il fiasco, le arance, il pane - per la scansione dei piani prospettici - la diagonale del coltello - e per il movimento della luce che ora pervade gli oggetti ponendoli in piena evidenza e creando intense zone di colore, ora si manifesta con improvvise accensioni che esaltano la presenza materica agli oggetti, come sul manico del coltello o sul collo del fiasco di vino.
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