Tanagrina con tholia Magna Grecia, fine del IV - inizi del III secolo a.C. alt. cm 23,5 Elegante figura femminile velata stante su di un sottile basamento; caratterizzata dal peculiare copricapo appuntito a tesa larga, la tholia, e dal kekryphalos che le avvolge il capo; sotto tale velo sono visibili i capelli che le incorniciano il volto; indossa un himation drappeggiato che copre interamente la parte superiore del corpo, avvolgendole delicatamente il braccio destro flesso sull’addome, ed un lungo chitone che ricade elegantemente sulle gambe, lasciando intravedere i calzari. L’esemplare, eseguito con particolare abilità esecutiva, rientra senza dubbio in una delle più eleganti espressioni della produzione ellenistica delle cosiddette tanagrine. Queste deliziose statuine (che tradizionalmente prendono il nome dall’originario sito di rinvenimento, la città greca di Tanagra) fungevano da offerte, e venivano dedicate nei templi e nelle sepolture. La superficie dell’intera statuetta presenta tracce di scialbatura e dell’originaria policromia. PROVENIENZA Collezione privata (Roma) formata nel decennio 1960; comunicazione di possesso alla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma in data 2 agosto 2017 (N di Prot. 21126).
Tanagrina con tholia Magna Grecia, fine del IV - inizi del III secolo a.C. alt. cm 23,5 Elegante figura femminile velata stante su di un sottile basamento; caratterizzata dal peculiare copricapo appuntito a tesa larga, la tholia, e dal kekryphalos che le avvolge il capo; sotto tale velo sono visibili i capelli che le incorniciano il volto; indossa un himation drappeggiato che copre interamente la parte superiore del corpo, avvolgendole delicatamente il braccio destro flesso sull’addome, ed un lungo chitone che ricade elegantemente sulle gambe, lasciando intravedere i calzari. L’esemplare, eseguito con particolare abilità esecutiva, rientra senza dubbio in una delle più eleganti espressioni della produzione ellenistica delle cosiddette tanagrine. Queste deliziose statuine (che tradizionalmente prendono il nome dall’originario sito di rinvenimento, la città greca di Tanagra) fungevano da offerte, e venivano dedicate nei templi e nelle sepolture. La superficie dell’intera statuetta presenta tracce di scialbatura e dell’originaria policromia. PROVENIENZA Collezione privata (Roma) formata nel decennio 1960; comunicazione di possesso alla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma in data 2 agosto 2017 (N di Prot. 21126).
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