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Auction archive: Lot number 327

A still life with precious crockery, flowers and sweets. Pietro Navarra (Rome, active 1685 - 1714)

Estimate
€5,000 - €7,000
ca. US$5,599 - US$7,838
Price realised:
€8,000
ca. US$8,958
Auction archive: Lot number 327

A still life with precious crockery, flowers and sweets. Pietro Navarra (Rome, active 1685 - 1714)

Estimate
€5,000 - €7,000
ca. US$5,599 - US$7,838
Price realised:
€8,000
ca. US$8,958
Beschreibung:

Lot 327 A still life with precious crockery, flowers and sweets. Pietro Navarra (Rome, active 1685 - 1714) olio su tela, cm 100x133, in cornice dorata I dipinti sono accompagnati da perizia di Daniele Benati “La tipologia proposta in questa splendida coppia di nature morte, che si caratterizza, in vista di un risultato aulico e sontuoso, per l'importanza accordata ai tappeti e alla suppellettile di pregio rimanda a Roma, dove, nel corso del XVII secolo, venne sistematicamente utilizzata dal gruppo di pittori che per ormai consolidata convenzione si suole indicare sotto il nome del tutto infondato di Francesco Fieravino detto «il Maltese»: come ha precisato Laura Laureati (in La natura morta in Italia, a cura di F. Zeri, Milano. Electa, 1989, p. 768), sotto tale denominazione si celano infatti più artisti, facenti capo forse a più botteghe. Quanto alla tipologia «del tappeto ricamato», lungi dal caratterizzare un unico centro di produzione, trovò diffusione entro un arco assai ampio, da Napoli (Giuseppe Recco , a Bergamo (la dinastia dei Bettera), a Bologna (Pier Francesco e Carlo Cittadini e a Cremona (i Gianlisi). In questo caso, la possibilità, a mio avviso incontrovertibile, di ricondurre i due esemplari a Roma porta a una soluzione attributiva del tutto impensata, giacché, lungi dal confondersi con i modi stancamente decorativi propri della «ditta Fieravino», l'andamento scioltamente pittorico delle due tele punta in direzione di Pietro Navarra un artista alla cui identificazione si è pervenuti solo di recente dopo che la critica aveva proceduto ad isolare un gruppo stilistico convenzionalmente denominato «monogrammista P.N.» in base alla sigla che compariva su due opere esposte alla grande mostra della Natura morta italiana, tenuta a Napoli nel 1964 (per l'identificazione cfr. L. Golfari, in Paragone, 375, 1981, pp. 52-56). In precedenza, le uniche notizie relative a questo artista ci erano offerte dal biografo Leone Pascoli (1736), che ricorda il pittore tra i migliori allievi attivi nella bottega di Franz Werner Tamm, quando quest'ultimo soggiornò a Roma tra il 1685 e il 1695. La sua fisionomia è attualmente recuperabile attraverso i due dipinti firmati con Cacciagione e frutta della Galleria Pallavicini di Roma, mentre altre sue nature morte si conservano nella Pinacoteca Vaticana, nel museo di Anversa, nel museo di Capodimonte a Napoli e in varie collezioni private: tra queste ultime si ricorda la tela esposta alla recente mostra reggiana dedicata a Cristoforo Munari Un maestro della natura morta, a cura di F. Baldassari e D. Benati, Milano, Federico Motta editore, 1999, n. 74, dove torna, pur nella dimensione più raccolta e meno sontuosa, una fattura assolutamente identica a quella, che connota gli esemplari qui considerati. Non è da stupirsi se, operando a Roma, Pietro Navarra si trovasse a impiegare una soluzione che vi godeva ormai del massimo favore: si noterà però che, lungi dall’accedere agli accenti triti e convenzionali che caratterizzano la maggior parte degli esemplari prodotti a Roma, il pittore si produce qui in una pittura in cui la sontuosità del risultato non va disgiunta da una vigile e severa analisi del reale. Oltre che per la loro eleganza e per l’ottimo stato di conservazione, le due tele ricoprono dunque una reale importanza dal punto di vista scientifico, visto che permettono di chiarire un tipo di produzione di Pietro Navarra di cui non conoscevamo finora altri esempi”. Bologna, 21 luglio 1999

Auction archive: Lot number 327
Auction:
Datum:
13 Jun 2017
Auction house:
Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italy
info@cambiaste.com
+39 010 8395029
+39 010 879482
Beschreibung:

Lot 327 A still life with precious crockery, flowers and sweets. Pietro Navarra (Rome, active 1685 - 1714) olio su tela, cm 100x133, in cornice dorata I dipinti sono accompagnati da perizia di Daniele Benati “La tipologia proposta in questa splendida coppia di nature morte, che si caratterizza, in vista di un risultato aulico e sontuoso, per l'importanza accordata ai tappeti e alla suppellettile di pregio rimanda a Roma, dove, nel corso del XVII secolo, venne sistematicamente utilizzata dal gruppo di pittori che per ormai consolidata convenzione si suole indicare sotto il nome del tutto infondato di Francesco Fieravino detto «il Maltese»: come ha precisato Laura Laureati (in La natura morta in Italia, a cura di F. Zeri, Milano. Electa, 1989, p. 768), sotto tale denominazione si celano infatti più artisti, facenti capo forse a più botteghe. Quanto alla tipologia «del tappeto ricamato», lungi dal caratterizzare un unico centro di produzione, trovò diffusione entro un arco assai ampio, da Napoli (Giuseppe Recco , a Bergamo (la dinastia dei Bettera), a Bologna (Pier Francesco e Carlo Cittadini e a Cremona (i Gianlisi). In questo caso, la possibilità, a mio avviso incontrovertibile, di ricondurre i due esemplari a Roma porta a una soluzione attributiva del tutto impensata, giacché, lungi dal confondersi con i modi stancamente decorativi propri della «ditta Fieravino», l'andamento scioltamente pittorico delle due tele punta in direzione di Pietro Navarra un artista alla cui identificazione si è pervenuti solo di recente dopo che la critica aveva proceduto ad isolare un gruppo stilistico convenzionalmente denominato «monogrammista P.N.» in base alla sigla che compariva su due opere esposte alla grande mostra della Natura morta italiana, tenuta a Napoli nel 1964 (per l'identificazione cfr. L. Golfari, in Paragone, 375, 1981, pp. 52-56). In precedenza, le uniche notizie relative a questo artista ci erano offerte dal biografo Leone Pascoli (1736), che ricorda il pittore tra i migliori allievi attivi nella bottega di Franz Werner Tamm, quando quest'ultimo soggiornò a Roma tra il 1685 e il 1695. La sua fisionomia è attualmente recuperabile attraverso i due dipinti firmati con Cacciagione e frutta della Galleria Pallavicini di Roma, mentre altre sue nature morte si conservano nella Pinacoteca Vaticana, nel museo di Anversa, nel museo di Capodimonte a Napoli e in varie collezioni private: tra queste ultime si ricorda la tela esposta alla recente mostra reggiana dedicata a Cristoforo Munari Un maestro della natura morta, a cura di F. Baldassari e D. Benati, Milano, Federico Motta editore, 1999, n. 74, dove torna, pur nella dimensione più raccolta e meno sontuosa, una fattura assolutamente identica a quella, che connota gli esemplari qui considerati. Non è da stupirsi se, operando a Roma, Pietro Navarra si trovasse a impiegare una soluzione che vi godeva ormai del massimo favore: si noterà però che, lungi dall’accedere agli accenti triti e convenzionali che caratterizzano la maggior parte degli esemplari prodotti a Roma, il pittore si produce qui in una pittura in cui la sontuosità del risultato non va disgiunta da una vigile e severa analisi del reale. Oltre che per la loro eleganza e per l’ottimo stato di conservazione, le due tele ricoprono dunque una reale importanza dal punto di vista scientifico, visto che permettono di chiarire un tipo di produzione di Pietro Navarra di cui non conoscevamo finora altri esempi”. Bologna, 21 luglio 1999

Auction archive: Lot number 327
Auction:
Datum:
13 Jun 2017
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Cambi Casa d'Aste
Castello Mackenzie Mura di san Bartolomeo 16c 16
16122 Genova
Italy
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