BALSAMARIO A FORMA DI KORE Grecia orientale (Samo o Mileto), metà VI secolo a.C. Balsamario a forma di kore stante, vestita alla maniera ionica, con un braccio sul petto e l’altro aderente al fianco. La fanciulla presenta un volto ovale, con occhi allungati a mandorla, naso diritto, zigomi pronunciati e bocca rappresentata in un accenno di sorriso. La capigliatura ricade con quattro trecce sul petto e sulle spalle in file verticali. Dalla sommità del capo si innalza un bocchello con orlo a tesa. H. 26 cm. Questo contenitore per olii profumati, a forma di kore, rientra in quello che è stato definito da R.A. Higgins “Aphrodite Group” (R.A. Higgins, Greek Terracottas, London 1967, pp. 30-36), repertorio di forme costanti (kore stante, dea seduta, sirena, protome, nano) prodotto in Ionia a partire dal secondo quarto del VI secolo a.C. ed ampiamente diffuso in tutto il Mediterraneo, dove si registrano fenomeni di imitazione locale (M. Albertocchi, A. Pautasso, Nothing to do with Trade? Vasi configurati, statuette e merci dimenticate tra Oriente e Occidente, in Traffici, commerci e vie di distribuzione nel Mediterraneo tra protostoria e V secolo a.C., Palermo 2009, pp. 283-290). Frequentemente le korai di questo tipo reggono fra le mani un volatile, ma attestata è anche la versione con la fanciulla che porta semplicemente la mano al petto (S. Boldrini, Le ceramiche ioniche, Gravisca 4, 1994, p. 48, n. 26). Provenienza Gorny & Mosch, 22 Giugno 2007, lotto 25 Collezione privata
BALSAMARIO A FORMA DI KORE Grecia orientale (Samo o Mileto), metà VI secolo a.C. Balsamario a forma di kore stante, vestita alla maniera ionica, con un braccio sul petto e l’altro aderente al fianco. La fanciulla presenta un volto ovale, con occhi allungati a mandorla, naso diritto, zigomi pronunciati e bocca rappresentata in un accenno di sorriso. La capigliatura ricade con quattro trecce sul petto e sulle spalle in file verticali. Dalla sommità del capo si innalza un bocchello con orlo a tesa. H. 26 cm. Questo contenitore per olii profumati, a forma di kore, rientra in quello che è stato definito da R.A. Higgins “Aphrodite Group” (R.A. Higgins, Greek Terracottas, London 1967, pp. 30-36), repertorio di forme costanti (kore stante, dea seduta, sirena, protome, nano) prodotto in Ionia a partire dal secondo quarto del VI secolo a.C. ed ampiamente diffuso in tutto il Mediterraneo, dove si registrano fenomeni di imitazione locale (M. Albertocchi, A. Pautasso, Nothing to do with Trade? Vasi configurati, statuette e merci dimenticate tra Oriente e Occidente, in Traffici, commerci e vie di distribuzione nel Mediterraneo tra protostoria e V secolo a.C., Palermo 2009, pp. 283-290). Frequentemente le korai di questo tipo reggono fra le mani un volatile, ma attestata è anche la versione con la fanciulla che porta semplicemente la mano al petto (S. Boldrini, Le ceramiche ioniche, Gravisca 4, 1994, p. 48, n. 26). Provenienza Gorny & Mosch, 22 Giugno 2007, lotto 25 Collezione privata
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