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Auction archive: Lot number 247

D'Annunzio, Gabriele - splendido lotto di l.a.f. di D'Annunzio (8), della moglie Maria (2), sposata ad appena 20 anni, del Duca di Gallese fratello di lei, dello scrittore Antonio Baldini , e di altri. Tutte queste lettere ruotano attorno (e per la m...

Auction 13.12.1994
13 Dec 1994
Estimate
ITL10,000,000 - ITL12,000,000
ca. US$6,140 - US$7,368
Price realised:
ITL5,630,250
ca. US$3,456
Auction archive: Lot number 247

D'Annunzio, Gabriele - splendido lotto di l.a.f. di D'Annunzio (8), della moglie Maria (2), sposata ad appena 20 anni, del Duca di Gallese fratello di lei, dello scrittore Antonio Baldini , e di altri. Tutte queste lettere ruotano attorno (e per la m...

Auction 13.12.1994
13 Dec 1994
Estimate
ITL10,000,000 - ITL12,000,000
ca. US$6,140 - US$7,368
Price realised:
ITL5,630,250
ca. US$3,456
Beschreibung:

D'Annunzio, Gabriele - splendido lotto di l.a.f. di D'Annunzio (8), della moglie Maria (2), sposata ad appena 20 anni, del Duca di Gallese fratello di lei, dello scrittore Antonio Baldini , e di altri. Tutte queste lettere ruotano attorno (e per la maggior parte sono indirizzate) a Mario D'Annunzio, figlio ribelle del Vate; in part., cinque delle otto lettere di pugno del poeta sono indirizzate al figlio, combattuto tra la chimera di una vita sul mare e gli ozi e gli agi di una comoda posizione in patria che il padre non sembra però disposto a finanziare (M. D'Annunzio fu molto tempo dopo anche autore di un libro di memorie dal titolo "Con D'Annunzio nella scia del ricordo"). Più che le lettere dannunziane al comandante del piroscafo "Sardegna" e al direttore del giornale argentino "La Naciòn", volte a raccomandare il figlio, e alla ditta Gondrand, sono proprio le lettere al figlio a sorprendere il cultore di cose dannunziane; esse ci rivelano un padre certo distante ma dalle insospettate durezze: "Caro Mario, la tua arroganza è intollerabile. Tu non hai fatto mai nulla nella vita, e ora dài lo spettacolo miserevole di uno che fa uno sforzo penoso pur sapendo che lo sforzo è inutile (...). Tu dichiari fin d'ora che il famoso diploma non ti servirà a nulla, perché nessuna forma di attività virile ti conviene. Tuttavia hai la più inconsiderata presunzione nell'esigere ogni larghezza. Mio caro, alla tua età io provvedevo a me stesso (...) Nell'anno scorso tu hai pesato sul mio bilancio di lavoratore con sei o settemila lire ! Io lavoro per vivere (...) E' tempo che tu provveda a te stesso, o che tu - come ti ho consigliato - ti ritragga nella quieta provincia a vivere la piccola vita che forse è nei tuoi voti segreti" (14 febbraio 1906 da Settignano). Le lettere successive non raggiungono questa asprezza di toni, ma il clima resta teso. Questo carteggio dannunziano fu "scoperto" nel 1949 dal celebre scrittore Gabriele Baldini (1919-1969), all'epoca collaboratore di "Nuova Antologia", e del quale nel corpus è presente un'interessantissima l.a.f., Roma 18.XI.949 (19)

Auction archive: Lot number 247
Auction:
Datum:
13 Dec 1994
Auction house:
Christie's
Rome
Beschreibung:

D'Annunzio, Gabriele - splendido lotto di l.a.f. di D'Annunzio (8), della moglie Maria (2), sposata ad appena 20 anni, del Duca di Gallese fratello di lei, dello scrittore Antonio Baldini , e di altri. Tutte queste lettere ruotano attorno (e per la maggior parte sono indirizzate) a Mario D'Annunzio, figlio ribelle del Vate; in part., cinque delle otto lettere di pugno del poeta sono indirizzate al figlio, combattuto tra la chimera di una vita sul mare e gli ozi e gli agi di una comoda posizione in patria che il padre non sembra però disposto a finanziare (M. D'Annunzio fu molto tempo dopo anche autore di un libro di memorie dal titolo "Con D'Annunzio nella scia del ricordo"). Più che le lettere dannunziane al comandante del piroscafo "Sardegna" e al direttore del giornale argentino "La Naciòn", volte a raccomandare il figlio, e alla ditta Gondrand, sono proprio le lettere al figlio a sorprendere il cultore di cose dannunziane; esse ci rivelano un padre certo distante ma dalle insospettate durezze: "Caro Mario, la tua arroganza è intollerabile. Tu non hai fatto mai nulla nella vita, e ora dài lo spettacolo miserevole di uno che fa uno sforzo penoso pur sapendo che lo sforzo è inutile (...). Tu dichiari fin d'ora che il famoso diploma non ti servirà a nulla, perché nessuna forma di attività virile ti conviene. Tuttavia hai la più inconsiderata presunzione nell'esigere ogni larghezza. Mio caro, alla tua età io provvedevo a me stesso (...) Nell'anno scorso tu hai pesato sul mio bilancio di lavoratore con sei o settemila lire ! Io lavoro per vivere (...) E' tempo che tu provveda a te stesso, o che tu - come ti ho consigliato - ti ritragga nella quieta provincia a vivere la piccola vita che forse è nei tuoi voti segreti" (14 febbraio 1906 da Settignano). Le lettere successive non raggiungono questa asprezza di toni, ma il clima resta teso. Questo carteggio dannunziano fu "scoperto" nel 1949 dal celebre scrittore Gabriele Baldini (1919-1969), all'epoca collaboratore di "Nuova Antologia", e del quale nel corpus è presente un'interessantissima l.a.f., Roma 18.XI.949 (19)

Auction archive: Lot number 247
Auction:
Datum:
13 Dec 1994
Auction house:
Christie's
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