Manifattura romana, ultimo quarto del sec. XVIII. Coppia di poltrone in legno intagliato e dorato, sedili imbottiti e rivestiti in seta. (cm 102x59x51). Le poltrone facevano parte in origine di un salotto formato da più sedili eseguiti su commissione della famiglia Borghese. Parte dei mobili, pubblicati da Giuseppe Morazzoni (Il mobile neoclassico italiano, Milano 1955, tav. XI b), sono infatti ancora oggi conservati nelle sale di Villa Borghese. Si potrebbe ipotizzare che questo salotto sia stato eseguito durante l'ultimo quarto del XVIII secolo da uno dei menzionati "sediari" su probabili progetti di Antonio Asprucci (Enrico Colle).
Manifattura romana, ultimo quarto del sec. XVIII. Coppia di poltrone in legno intagliato e dorato, sedili imbottiti e rivestiti in seta. (cm 102x59x51). Le poltrone facevano parte in origine di un salotto formato da più sedili eseguiti su commissione della famiglia Borghese. Parte dei mobili, pubblicati da Giuseppe Morazzoni (Il mobile neoclassico italiano, Milano 1955, tav. XI b), sono infatti ancora oggi conservati nelle sale di Villa Borghese. Si potrebbe ipotizzare che questo salotto sia stato eseguito durante l'ultimo quarto del XVIII secolo da uno dei menzionati "sediari" su probabili progetti di Antonio Asprucci (Enrico Colle).
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