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Auction archive: Lot number 1230

PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO

Estimate
€8,000 - €12,000
ca. US$8,879 - US$13,319
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 1230

PITTORE DEL XVII-XVIII SECOLO

Estimate
€8,000 - €12,000
ca. US$8,879 - US$13,319
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Trompe oeil con strumenti musicali spartito, quadri e stampa Trompe oeil con pistola, orologio, stampe e quadro Olio su tela, cm 55X42 (2)
Il tema dell'inganno ottico, o trompe-oeil, caratterizza la pratica del dipingere sin dall'età classica; si ricordano, ad esempio, la celeberrima gara di pittura tra Zeusi e Parrasio narrata nella 'Naturalis historia' di Plinio il Vecchio. Possiamo immaginare la suggestione che suscitò questo episodio nel corso dei secoli successivi e durante l'Umanesimo, basti pensare agli espedienti prospettici di Giotto agli Scrovegni, le finte scansie della Cappella Baroncelli di Taddeo Gaddi per non parlare delle straordinarie tarsie di Baccio Pontelli nello studiolo di Federigo da Montefeltro. Durante l'età barocca quando la pittura di natura morta assume piena autonomia e apprezzamento, si sviluppa altresì il trompe-l'oeil da cavalletto, che si distingue sino ad assumere una vera e propria caratteristica illustrativa, in cui il virtuosismo tecnico si misura con il realismo e la mimesi degli oggetti più disparati. Vediamo di conseguenza l'esecuzione di angoli di studio, dipinti su mensole o applicati su tavole, carte geografiche e lettere, orologi e strumenti musicali, ma molteplici possono essere le combinazioni illustrative, mentre minoritario sembra il fine allegorico e morale rispetto alle nature morte o Vanitas. Le tele qui presentate appaiono da attribuire ragionevolmente ad un artista italiano attivo in area lombardo-emiliana durante il XVIII secolo e notevoli sono le affinità con la produzione di Benedetto Sartori (notizie prima metà sec. XVIII) e Antonio Gianlisi il Giovane (Rizzoli, 1677 - Cremona, 1727). Come ben evidenzia l'Alberti (Alberti 2015, pp. 48), infatti, nel corso dei primi decenni del settecento la pittura di trompe-l'oeil in area lombarda avrà notevole fortuna, mentre sembra subire una battuta di arresto in altre regioni italiane. Scorrendo il catalogo fotografico delle tele del giovane Gianlisi custodite nell'Archivio Zeri, è possibile cogliere interessanti analogie compositive in modo particolare con le due tele già Finarte (Alberti 2015, figg. 39-40), specialmente quella in cui sono raffigurati lo spartito e lo strumento musicale. Bibliografia di riferimento: A. Veca, 'Inganno e Realtà. Trompe-l'oeil in Europa XVI-XVIII secolo', Bergamo 1980, ad vocem G. Alberti, 'Inganni dipinti. Trompe-l'oeil nella fototeca Zeri', Ferrara 2015, p. 144

Auction archive: Lot number 1230
Auction:
Datum:
3 Mar 2016
Auction house:
Wannenes
Piazza Campetto 2
Palazzo del Melograno
16123 Genoa
Italy
info@wannenesgroup.com
+ 39 010 2530097
+39 010 2517767
Beschreibung:

Trompe oeil con strumenti musicali spartito, quadri e stampa Trompe oeil con pistola, orologio, stampe e quadro Olio su tela, cm 55X42 (2)
Il tema dell'inganno ottico, o trompe-oeil, caratterizza la pratica del dipingere sin dall'età classica; si ricordano, ad esempio, la celeberrima gara di pittura tra Zeusi e Parrasio narrata nella 'Naturalis historia' di Plinio il Vecchio. Possiamo immaginare la suggestione che suscitò questo episodio nel corso dei secoli successivi e durante l'Umanesimo, basti pensare agli espedienti prospettici di Giotto agli Scrovegni, le finte scansie della Cappella Baroncelli di Taddeo Gaddi per non parlare delle straordinarie tarsie di Baccio Pontelli nello studiolo di Federigo da Montefeltro. Durante l'età barocca quando la pittura di natura morta assume piena autonomia e apprezzamento, si sviluppa altresì il trompe-l'oeil da cavalletto, che si distingue sino ad assumere una vera e propria caratteristica illustrativa, in cui il virtuosismo tecnico si misura con il realismo e la mimesi degli oggetti più disparati. Vediamo di conseguenza l'esecuzione di angoli di studio, dipinti su mensole o applicati su tavole, carte geografiche e lettere, orologi e strumenti musicali, ma molteplici possono essere le combinazioni illustrative, mentre minoritario sembra il fine allegorico e morale rispetto alle nature morte o Vanitas. Le tele qui presentate appaiono da attribuire ragionevolmente ad un artista italiano attivo in area lombardo-emiliana durante il XVIII secolo e notevoli sono le affinità con la produzione di Benedetto Sartori (notizie prima metà sec. XVIII) e Antonio Gianlisi il Giovane (Rizzoli, 1677 - Cremona, 1727). Come ben evidenzia l'Alberti (Alberti 2015, pp. 48), infatti, nel corso dei primi decenni del settecento la pittura di trompe-l'oeil in area lombarda avrà notevole fortuna, mentre sembra subire una battuta di arresto in altre regioni italiane. Scorrendo il catalogo fotografico delle tele del giovane Gianlisi custodite nell'Archivio Zeri, è possibile cogliere interessanti analogie compositive in modo particolare con le due tele già Finarte (Alberti 2015, figg. 39-40), specialmente quella in cui sono raffigurati lo spartito e lo strumento musicale. Bibliografia di riferimento: A. Veca, 'Inganno e Realtà. Trompe-l'oeil in Europa XVI-XVIII secolo', Bergamo 1980, ad vocem G. Alberti, 'Inganni dipinti. Trompe-l'oeil nella fototeca Zeri', Ferrara 2015, p. 144

Auction archive: Lot number 1230
Auction:
Datum:
3 Mar 2016
Auction house:
Wannenes
Piazza Campetto 2
Palazzo del Melograno
16123 Genoa
Italy
info@wannenesgroup.com
+ 39 010 2530097
+39 010 2517767
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