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Auction archive: Lot number 431

Puccini Giacomo. Lettera autografa firmata, senza data (timbro postale 30.7.1897).

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£0
Price realised:
n. a.
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Puccini Giacomo. Lettera autografa firmata, senza data (timbro postale 30.7.1897).

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Beschreibung:

Puccini Giacomo. Lettera autografa firmata, senza data (timbro postale 30.7.1897). Quattro pagine (mm 180x115). In busta viaggiata. "Caro Tom. Con quanto piacere abbia veduto ancora una volta il mio caro e simpatico Checchi prendere le difese del povero maestrucolo di Torre del Lago non te lo posso esprimere in abbastanza affettuose e grate parole! Pare impossibile che sia così poco fortunato... all'estero! Ho scritto subito a Claretie [Jules Claretie, giornalista francese, n.d.r.] pregandolo di una rettifica. In mezzo però all'amarezza del cambiamento di nome mi è tornata gradita all'intimo mio essere la notizia della buona impressione prodotta nell'animo del direttore della Comedie Francaise, dalla mia Bohème. Per un italiano il sentirsi prendere in considerazione in Francia è tanto raro e difficile!! Almeno se accetteranno la Bohème di Leoncavallo a Parigi spero che il suo autore mi darà qualche percentuale. Diavolo! A settembre a Vienna dirigerò io per la Ia volta. Sono stufo vedermi rovinare la mia povera musica all'estero come si è fatto fino ad ora! A Londra andrò in scena alla metà di 7'mbre o ai primi d'Ottobre. Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai. Con i saluti più affettuosi e più sinceri mi dico tuo sempre aff. amico G. Puccini. / Il 1° agosto comincia la caccia!!!" Importante lettera in cui il 'povero maestrucolo di Torre del Lago' per la buona impressione suscitata dalla Bohème nel direttore della Comedie Française, d'altronde 'Per un italiano il sentirsi prendere in considerazione in Francia è tanto raro e difficile'. La lettera è inoltre densa di notizie: Puccini annuncia che 'A settembre a Vienna dirigerò io per la prima volta' e che 'Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai'. La lettera è testimone di un momento cruciale nella vita del maestro: dopo il successo della Bohéme a Parigi il drammaturgo francese Sardou, dapprima restio a consegnare il suo dramma La Tosca, concesse a Puccini la possibilità di lavorare sul suo testo. Autograph letter signed, undated (postmark 30.7.1897). Four pages (180x115 mm). In postmarked envelope. "Caro Tom. Con quanto piacere abbia veduto ancora una volta il mio caro e simpatico Checchi prendere le difese del povero maestrucolo di Torre del Lago non te lo posso esprimere in abbastanza affettuose e grate parole! Pare impossibile che sia così poco fortunato... all'estero! Ho scritto subito a Claretie [Jules Claretie, giornalista francese, n.d.r.] pregandolo di una rettifica. In mezzo però all'amarezza del cambiamento di nome mi è tornata gradita all'intimo mio essere la notizia della buona impressione prodotta nell'animo del direttore della Comedie Francaise, dalla mia Bohème. Per un italiano il sentirsi prendere in considerazione in Francia è tanto raro e difficile!! Almeno se accetteranno la Bohème di Leoncavallo a Parigi spero che il suo autore mi darà qualche percentuale. Diavolo! A settembre a Vienna dirigerò io per la Ia volta. Sono stufo vedermi rovinare la mia povera musica all'estero come si è fatto fino ad ora! A Londra andrò in scena alla metà di 7'mbre o ai primi d'Ottobre. Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai. Con i saluti più affettuosi e più sinceri mi dico tuo sempre aff. amico G. Puccini. / Il 1° agosto comincia la caccia!!!". Important letter written by Puccini - as he states, the "povero maestrucolo di Torre del Lago" - in which he reports the positive reception of his Bohème in Paris, counting among his admirers the Director of the Comédie Française. He also gives precious information of the composition of Tosca - " 'Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai'. This letter offers a striking testimony of a crucial phase in Puccini's professional life. After the Parisian success of Bohème, the French dramatist Victorien Sardou allows Puccini to use, for the libretto of Tosca, the text of his homonyme historical drama.

Auction archive: Lot number 431
Auction:
Datum:
29 Nov 2017
Auction house:
Forum Auctions
4 Ingate Place
London, SW8 3NS
United Kingdom
info@forumauctions.co.uk
+44 (0) 20 7871 2640
Beschreibung:

Puccini Giacomo. Lettera autografa firmata, senza data (timbro postale 30.7.1897). Quattro pagine (mm 180x115). In busta viaggiata. "Caro Tom. Con quanto piacere abbia veduto ancora una volta il mio caro e simpatico Checchi prendere le difese del povero maestrucolo di Torre del Lago non te lo posso esprimere in abbastanza affettuose e grate parole! Pare impossibile che sia così poco fortunato... all'estero! Ho scritto subito a Claretie [Jules Claretie, giornalista francese, n.d.r.] pregandolo di una rettifica. In mezzo però all'amarezza del cambiamento di nome mi è tornata gradita all'intimo mio essere la notizia della buona impressione prodotta nell'animo del direttore della Comedie Francaise, dalla mia Bohème. Per un italiano il sentirsi prendere in considerazione in Francia è tanto raro e difficile!! Almeno se accetteranno la Bohème di Leoncavallo a Parigi spero che il suo autore mi darà qualche percentuale. Diavolo! A settembre a Vienna dirigerò io per la Ia volta. Sono stufo vedermi rovinare la mia povera musica all'estero come si è fatto fino ad ora! A Londra andrò in scena alla metà di 7'mbre o ai primi d'Ottobre. Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai. Con i saluti più affettuosi e più sinceri mi dico tuo sempre aff. amico G. Puccini. / Il 1° agosto comincia la caccia!!!" Importante lettera in cui il 'povero maestrucolo di Torre del Lago' per la buona impressione suscitata dalla Bohème nel direttore della Comedie Française, d'altronde 'Per un italiano il sentirsi prendere in considerazione in Francia è tanto raro e difficile'. La lettera è inoltre densa di notizie: Puccini annuncia che 'A settembre a Vienna dirigerò io per la prima volta' e che 'Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai'. La lettera è testimone di un momento cruciale nella vita del maestro: dopo il successo della Bohéme a Parigi il drammaturgo francese Sardou, dapprima restio a consegnare il suo dramma La Tosca, concesse a Puccini la possibilità di lavorare sul suo testo. Autograph letter signed, undated (postmark 30.7.1897). Four pages (180x115 mm). In postmarked envelope. "Caro Tom. Con quanto piacere abbia veduto ancora una volta il mio caro e simpatico Checchi prendere le difese del povero maestrucolo di Torre del Lago non te lo posso esprimere in abbastanza affettuose e grate parole! Pare impossibile che sia così poco fortunato... all'estero! Ho scritto subito a Claretie [Jules Claretie, giornalista francese, n.d.r.] pregandolo di una rettifica. In mezzo però all'amarezza del cambiamento di nome mi è tornata gradita all'intimo mio essere la notizia della buona impressione prodotta nell'animo del direttore della Comedie Francaise, dalla mia Bohème. Per un italiano il sentirsi prendere in considerazione in Francia è tanto raro e difficile!! Almeno se accetteranno la Bohème di Leoncavallo a Parigi spero che il suo autore mi darà qualche percentuale. Diavolo! A settembre a Vienna dirigerò io per la Ia volta. Sono stufo vedermi rovinare la mia povera musica all'estero come si è fatto fino ad ora! A Londra andrò in scena alla metà di 7'mbre o ai primi d'Ottobre. Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai. Con i saluti più affettuosi e più sinceri mi dico tuo sempre aff. amico G. Puccini. / Il 1° agosto comincia la caccia!!!". Important letter written by Puccini - as he states, the "povero maestrucolo di Torre del Lago" - in which he reports the positive reception of his Bohème in Paris, counting among his admirers the Director of the Comédie Française. He also gives precious information of the composition of Tosca - " 'Tosca bolle e mi par che la cottura proceda bene assai'. This letter offers a striking testimony of a crucial phase in Puccini's professional life. After the Parisian success of Bohème, the French dramatist Victorien Sardou allows Puccini to use, for the libretto of Tosca, the text of his homonyme historical drama.

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