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Auction archive: Lot number 73

Eugène Boudin (Honfleur 1824 - Deauville

Estimate
€60,000 - €80,000
ca. US$64,793 - US$86,391
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 73

Eugène Boudin (Honfleur 1824 - Deauville

Estimate
€60,000 - €80,000
ca. US$64,793 - US$86,391
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Eugène Boudin (Honfleur 1824 - Deauville 1898) LA NOURRICE SUR LA PLAGE olio su tavola, cm 14,5x23,5 firmato in basso a destra Provenienza Collezione Muller, Parigi Collezione Devilder, Roubaix Collezione privata Esposizioni Eugène Boudin The Duke Street Gallery, Londres, 10 novembre 1980 - 9 gennaio 1981, n. 9 Eugène Boudin 1824-1898, Knoedler & Co, New-York, 10 novembre - 12 dicembre 1981, n. 23 Eugène Boudin , Galerie Schmit, Parigi, 10 maggio - 20 luglio 1984, n. 30 Bibliografia R. Schmidt, Catalogue raisonné de l'Oeuvre peint d'Eugène Boudin , Parigi 1973, II, n. 1796, p. 192 L. Manoeuvre, Boudin et la Normandie, Paris 1991, p. 87 L'opera è inclusa nell'Archivio Schmit con il numero B-T.1883-87/1987/1796. Siamo grati a Manuel Schmit per aver confermato la paternità dell'opera. E' Eugène Boudin prima di Claude Monet di Camille Pissaro e di Alfred Sisley a sfidare la tradizione pittorica spostando il cavalletto dallo studio all'aria aperta dei meravigliosi paesaggi della Normandia e di Le Havre, sulla scia delle esperienze pittoriche già esplorate dalla Scuola di Barbizon, dove il soggetto principale erano lo spazio paesaggistico e le campagne popolate da contadini e animali da pascolo. Boudin però non è orientato verso un'interpretazione realista-romantica del paesaggio ma è incantato dai mutevoli effetti della luce, delle meraviglie naturali, dalle campagne e dalle spiagge che prendono vita sulle sue tele. Nato a Honfleur in Normandia nel 1824, Boudin scoprì tardi la sua vocazione di pittore. Dopo aver lavorato come marinaio, aprì un negozio di cornici che gli consentì di conoscere molti degli artisti che frequentavano quei luoghi, da Courbet a Corot. In seguito, per amore della pittura, abbandonò tutto per recarsi a Parigi, dove, anziché frequentare l'Accademia, preferì copiare, al Louvre, i grandi maestri veneti e olandesi. Quando possibile, tornava in Normandia, spostandosi col suo cavalletto da una spiaggia all'altra. Dipingere all'aperto fu per lui l'unico modo di lavorare: era convinto che "due colpi di pennello a contatto con la natura valgano più di due giorni di lavoro in uno studio". A volte, nelle sue escursioni pittoriche, veniva seguito da un ragazzo molto più giovane, di cui aveva intuito le grandi qualità: Claude Monet Insieme vagavano con il cavalletto, cercando di fissare sulle tele quei cieli cangianti che si riflettevano, differenti ad ogni istante, sulla superficie del mare. In un periodo in cui il pubblico prediligeva una pittura nitida e precisa, Boudin dipingeva senza definire le forme e con una tavolozza sempre più chiara ed evanescente, tanto che i suoi quadri hanno spesso l'aria di essere appena abbozzati. Ciò che contava per lui era afferrare l'attimo, l'istante preciso in cui un riflesso cambiava o la luce variava di colore, un obiettivo che perseguì per tutta la vita. Nel 1920 Claude Monet confessò al suo biografo Gustave Geffroy di dovere tutto il suo successo ad Eugène Boudin che Corot aveva definito "il re dei cieli". Attraverso lui aveva imparato a leggere la natura e ad educare il proprio occhio; gli riconosceva il dono dell'immediatezza, qualità fondamentale che lo affascinò sempre. Proprio questo suo interesse per la natura e per la resa del paesaggio aprirà le porte alla grande rivoluzione impressionista. Boudin espose per la prima volta al Salon di Parigi, con l'opera Le Pardon . Nell'estate del 1862 dipinse la sua prima spiaggia, e sono proprio le spiagge descritte nelle loro infinite variazioni atmosferiche a caratterizzare la sua opera. Nel tempo, le tele di Boudin continuarono a rappresentare gli stessi soggetti, ma variandoli a seconda delle ore del giorno: a questo genere appartengono, ad esempio, Plage aux environs de Trouville (1864) o Concert au casino de Deauville (1865). A queste si affianca l'esercizio costante nella raffigurazione della borghesia nei momenti di svago, soprattutto nella fase matura del suo lavoro, intorno agli Anni Settanta

Auction archive: Lot number 73
Auction:
Datum:
23 Nov 2016
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
info@pandolfini.it
+39 055 2340888
+39 055 244343
Beschreibung:

Eugène Boudin (Honfleur 1824 - Deauville 1898) LA NOURRICE SUR LA PLAGE olio su tavola, cm 14,5x23,5 firmato in basso a destra Provenienza Collezione Muller, Parigi Collezione Devilder, Roubaix Collezione privata Esposizioni Eugène Boudin The Duke Street Gallery, Londres, 10 novembre 1980 - 9 gennaio 1981, n. 9 Eugène Boudin 1824-1898, Knoedler & Co, New-York, 10 novembre - 12 dicembre 1981, n. 23 Eugène Boudin , Galerie Schmit, Parigi, 10 maggio - 20 luglio 1984, n. 30 Bibliografia R. Schmidt, Catalogue raisonné de l'Oeuvre peint d'Eugène Boudin , Parigi 1973, II, n. 1796, p. 192 L. Manoeuvre, Boudin et la Normandie, Paris 1991, p. 87 L'opera è inclusa nell'Archivio Schmit con il numero B-T.1883-87/1987/1796. Siamo grati a Manuel Schmit per aver confermato la paternità dell'opera. E' Eugène Boudin prima di Claude Monet di Camille Pissaro e di Alfred Sisley a sfidare la tradizione pittorica spostando il cavalletto dallo studio all'aria aperta dei meravigliosi paesaggi della Normandia e di Le Havre, sulla scia delle esperienze pittoriche già esplorate dalla Scuola di Barbizon, dove il soggetto principale erano lo spazio paesaggistico e le campagne popolate da contadini e animali da pascolo. Boudin però non è orientato verso un'interpretazione realista-romantica del paesaggio ma è incantato dai mutevoli effetti della luce, delle meraviglie naturali, dalle campagne e dalle spiagge che prendono vita sulle sue tele. Nato a Honfleur in Normandia nel 1824, Boudin scoprì tardi la sua vocazione di pittore. Dopo aver lavorato come marinaio, aprì un negozio di cornici che gli consentì di conoscere molti degli artisti che frequentavano quei luoghi, da Courbet a Corot. In seguito, per amore della pittura, abbandonò tutto per recarsi a Parigi, dove, anziché frequentare l'Accademia, preferì copiare, al Louvre, i grandi maestri veneti e olandesi. Quando possibile, tornava in Normandia, spostandosi col suo cavalletto da una spiaggia all'altra. Dipingere all'aperto fu per lui l'unico modo di lavorare: era convinto che "due colpi di pennello a contatto con la natura valgano più di due giorni di lavoro in uno studio". A volte, nelle sue escursioni pittoriche, veniva seguito da un ragazzo molto più giovane, di cui aveva intuito le grandi qualità: Claude Monet Insieme vagavano con il cavalletto, cercando di fissare sulle tele quei cieli cangianti che si riflettevano, differenti ad ogni istante, sulla superficie del mare. In un periodo in cui il pubblico prediligeva una pittura nitida e precisa, Boudin dipingeva senza definire le forme e con una tavolozza sempre più chiara ed evanescente, tanto che i suoi quadri hanno spesso l'aria di essere appena abbozzati. Ciò che contava per lui era afferrare l'attimo, l'istante preciso in cui un riflesso cambiava o la luce variava di colore, un obiettivo che perseguì per tutta la vita. Nel 1920 Claude Monet confessò al suo biografo Gustave Geffroy di dovere tutto il suo successo ad Eugène Boudin che Corot aveva definito "il re dei cieli". Attraverso lui aveva imparato a leggere la natura e ad educare il proprio occhio; gli riconosceva il dono dell'immediatezza, qualità fondamentale che lo affascinò sempre. Proprio questo suo interesse per la natura e per la resa del paesaggio aprirà le porte alla grande rivoluzione impressionista. Boudin espose per la prima volta al Salon di Parigi, con l'opera Le Pardon . Nell'estate del 1862 dipinse la sua prima spiaggia, e sono proprio le spiagge descritte nelle loro infinite variazioni atmosferiche a caratterizzare la sua opera. Nel tempo, le tele di Boudin continuarono a rappresentare gli stessi soggetti, ma variandoli a seconda delle ore del giorno: a questo genere appartengono, ad esempio, Plage aux environs de Trouville (1864) o Concert au casino de Deauville (1865). A queste si affianca l'esercizio costante nella raffigurazione della borghesia nei momenti di svago, soprattutto nella fase matura del suo lavoro, intorno agli Anni Settanta

Auction archive: Lot number 73
Auction:
Datum:
23 Nov 2016
Auction house:
Pandolfini Casa d'Aste
Borgo degli Albizi 26
Palazzo Ramirez-Montalvo
50122 Firenze
Italy
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+39 055 2340888
+39 055 244343
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