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Auction archive: Lot number 116

Giovan Battista Recco Interno di cucina

Estimate
€60,000 - €90,000
ca. US$64,793 - US$97,190
Price realised:
n. a.
Auction archive: Lot number 116

Giovan Battista Recco Interno di cucina

Estimate
€60,000 - €90,000
ca. US$64,793 - US$97,190
Price realised:
n. a.
Beschreibung:

Giovan Battista Recco Interno di cucina olio su tela, cm 153x200 ** Il dipinto è venduto con attestato di libera circolazione Provenienza: Napoli, collezione Catello Esposizioni: Napoli, Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, 2009-2010 Napoli, I colori del gusto. Civiltà della tavola nella pittura napoletana, ottobre 2008, Museo Pignatelli Bibliografia: N. Spinosa, a cura di, Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, Catalogo della mostra, Electa Napoli, Napoli 2009, pag. 388, ill I colori del gusto. Civiltà della tavola nella pittura napoletana, catalogo della mostra, pagg. 64-68, pag. 65 ill. Nella sua scheda (2009) Denise Maria Pagano sostiene che “La tela è stata realizzata a due mani: da Giovan Battista Recco nella realizzazione degli animali vivi e morti, degli ortaggi e degli oggetti da cucina e da un pittore molto vicino a Battistello Caracciolo nella figura della vivandiera, intenta a cuocere del pollame”. La studiosa, nel rimarcare la “precisa indagine luministica” che caratterizza la raffigurazione di ogni elemento del dipinto, lo raffronta ad altre opere di Giovan Battista Recco come l’ ‘Interno di cucina con polli e uova’ del Rijksmuseum di Amsterdam o l’ ‘Interno di cucina’ già a Bologna, collezione privata. Sempre la Pagano rimarca come nella prima metà del Seicento sono rari a Napoli gli esempi di dipinti di natura morta eseguiti in collaborazione tra specialisti del genere e pittori di figure. Se tale pratica diverrà comune dopo la peste del 1656 per i numerosi esempi di interventi di Luca Giordano Paolo de Matteis Giovan Battista Beinaschi e Nicola Vaccaro in opere di Abraham Brueghel Giovan Battista Ruoppolo e Giuseppe Recco il dipinto in discussione assume un significato specifico anche per il suo carattere di opera di collaborazione molto antica nel contesto artistico napoletano della prima metà del secolo. Peraltro Giovan Battista Recco si pone tra i primi esponenti della natura morta a Napoli ad aver sviluppato un sottogenere come quello dell’interno di cucina, che - a prescindere dal fatto che sia stato molto praticato nella bottega di Jacopo Bassano - può aver avuto a Napoli una ascendenza spagnola). In questo specifico ambito operativo deve essere stata necessaria in più di un caso a Giovan Battista Recco la collaborazione con pittori di figura (cf. infatti l’altro ‘Interno di cucina’ in collezione privata catalogato dalla stessa Pagano in Ritorno al Barocco, cit., 2009, vol. I, pp. 390-391, n. 1.228.

Auction archive: Lot number 116
Auction:
Datum:
26 Nov 2016
Auction house:
Casa d'Aste Blindarte
Via Caio Duilio 4d/10
80125 Napoli
Italy
info@blindarte.com
+39 081 2395261
+39 081 5935042
Beschreibung:

Giovan Battista Recco Interno di cucina olio su tela, cm 153x200 ** Il dipinto è venduto con attestato di libera circolazione Provenienza: Napoli, collezione Catello Esposizioni: Napoli, Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, 2009-2010 Napoli, I colori del gusto. Civiltà della tavola nella pittura napoletana, ottobre 2008, Museo Pignatelli Bibliografia: N. Spinosa, a cura di, Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli, Catalogo della mostra, Electa Napoli, Napoli 2009, pag. 388, ill I colori del gusto. Civiltà della tavola nella pittura napoletana, catalogo della mostra, pagg. 64-68, pag. 65 ill. Nella sua scheda (2009) Denise Maria Pagano sostiene che “La tela è stata realizzata a due mani: da Giovan Battista Recco nella realizzazione degli animali vivi e morti, degli ortaggi e degli oggetti da cucina e da un pittore molto vicino a Battistello Caracciolo nella figura della vivandiera, intenta a cuocere del pollame”. La studiosa, nel rimarcare la “precisa indagine luministica” che caratterizza la raffigurazione di ogni elemento del dipinto, lo raffronta ad altre opere di Giovan Battista Recco come l’ ‘Interno di cucina con polli e uova’ del Rijksmuseum di Amsterdam o l’ ‘Interno di cucina’ già a Bologna, collezione privata. Sempre la Pagano rimarca come nella prima metà del Seicento sono rari a Napoli gli esempi di dipinti di natura morta eseguiti in collaborazione tra specialisti del genere e pittori di figure. Se tale pratica diverrà comune dopo la peste del 1656 per i numerosi esempi di interventi di Luca Giordano Paolo de Matteis Giovan Battista Beinaschi e Nicola Vaccaro in opere di Abraham Brueghel Giovan Battista Ruoppolo e Giuseppe Recco il dipinto in discussione assume un significato specifico anche per il suo carattere di opera di collaborazione molto antica nel contesto artistico napoletano della prima metà del secolo. Peraltro Giovan Battista Recco si pone tra i primi esponenti della natura morta a Napoli ad aver sviluppato un sottogenere come quello dell’interno di cucina, che - a prescindere dal fatto che sia stato molto praticato nella bottega di Jacopo Bassano - può aver avuto a Napoli una ascendenza spagnola). In questo specifico ambito operativo deve essere stata necessaria in più di un caso a Giovan Battista Recco la collaborazione con pittori di figura (cf. infatti l’altro ‘Interno di cucina’ in collezione privata catalogato dalla stessa Pagano in Ritorno al Barocco, cit., 2009, vol. I, pp. 390-391, n. 1.228.

Auction archive: Lot number 116
Auction:
Datum:
26 Nov 2016
Auction house:
Casa d'Aste Blindarte
Via Caio Duilio 4d/10
80125 Napoli
Italy
info@blindarte.com
+39 081 2395261
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