LAURO, Giacomo. Antiquate Urbis splendor. Roma: Vitale Mascardi, 1637. 4 parti in 1 volume (datate rispettivamente 1612-1613-1615-1628). 2° oblungo. 161 tavole complessive senza testo al verso, aggiunta è l'effigie di Urbano VIII ad inizio volume e la lettera ai benigni lettori del curatore del volume, Giovanni Alto da Lucerna, recante i dati bibliografici dell'edizione (restauri alle prime 3 carte, gore d'acqua.) Legatura del sec.XVIII in vitello spugnato (rifatti il dorso ed alcuni bordi dei piatti). La celebre opera archeologica dell'incisore romano Pietro Ridolfini (1584-1637), conosciuto sotto lo pseudonimo di Giacomo Lauro offre una precisa ricostruzione degli antichi monumenti di Roma ed ebbe un tale successo che fu più volte ripubblicata con l'aggiunta di tavole. È quindi normale che gli esemplari posteriori alla prima edizione (1614) si presentino con più date, che riconducono ai rami incisi in tempi precedenti. La quarte parte è dedicata alla Roma moderna, ma qui non vi sono ancora le sei tavole dei giardini. Particolarmente interessante la pianta della città così com'era nel 1618. Questa tiratura, con le tavole non ancora numerate e il verso bianco, è risulta sconosciuta a tutte le bibliografie canoniche (Ashby, Borroni, Olschki, Rossetti).
LAURO, Giacomo. Antiquate Urbis splendor. Roma: Vitale Mascardi, 1637. 4 parti in 1 volume (datate rispettivamente 1612-1613-1615-1628). 2° oblungo. 161 tavole complessive senza testo al verso, aggiunta è l'effigie di Urbano VIII ad inizio volume e la lettera ai benigni lettori del curatore del volume, Giovanni Alto da Lucerna, recante i dati bibliografici dell'edizione (restauri alle prime 3 carte, gore d'acqua.) Legatura del sec.XVIII in vitello spugnato (rifatti il dorso ed alcuni bordi dei piatti). La celebre opera archeologica dell'incisore romano Pietro Ridolfini (1584-1637), conosciuto sotto lo pseudonimo di Giacomo Lauro offre una precisa ricostruzione degli antichi monumenti di Roma ed ebbe un tale successo che fu più volte ripubblicata con l'aggiunta di tavole. È quindi normale che gli esemplari posteriori alla prima edizione (1614) si presentino con più date, che riconducono ai rami incisi in tempi precedenti. La quarte parte è dedicata alla Roma moderna, ma qui non vi sono ancora le sei tavole dei giardini. Particolarmente interessante la pianta della città così com'era nel 1618. Questa tiratura, con le tavole non ancora numerate e il verso bianco, è risulta sconosciuta a tutte le bibliografie canoniche (Ashby, Borroni, Olschki, Rossetti).
Try LotSearch and its premium features for 7 days - without any costs!
Be notified automatically about new items in upcoming auctions.
Create an alert