Baiardi Andrea Philogyne. (Al colophon:) Parma: per Antonio de Viotto, 1508. In-4° (mm 205x151). Carte [311] (di 312, manca la carta proemiale a4. Segnatura: a4 A-X8 Y6, a-q8 r6. Al recto di carta H4 rebus inciso in legno a piena pagina. Esemplare in discreto stato di conservazione, margine inferiore delle prime carte rinforzate a causa di un alone di umidità che interessa l’intero volume. Legatura in cartone alla rustica probabilmente tardo-cinquecentesca, dorso con titolo manoscritto in inchiostro marrone. Cerniere molto lente. Al recto della carta a1 timbro di ex libris raffigurante un ovale sormontato da corona e cartiglio con motto ‘EXPECTO’ sorretto da un’aquila con le ali spiegate. Prima e rarissima edizione completa dei due libri che compongono questo romanzo in ottava rima composto nel XV secolo alla corte del Duca di Milano e precedentemente pubblicato, col solo primo libro di sette canti, a Parma per i tipi di Deiphoebus Oliveriis nel 1507. L’opera, che tratta principalmente dell’amore fra il nobile parmense Adriano e la giovane vedova Narcisa, ˜è corredata da un rebus, il primo che sia mai stato stampato, realizzato dal pittore Andrea Viotti; l’incisione occupa un’intera pagina ed ˜è divisa in otto grandi righe, corrispondenti ai versi dell’ottava dedicata da Tibaldo all’amata Scaldacuore: ‘Chiusa ˜è la fiamma che tormenta il petto / e per celata star rovina il core / aspettar non posso quel ch’io aspetto / che come torza accesa sto in l’ardore / a la catena, al mio groppo ristretto / aspra ˜è la vita, la Fortuna e Amore / se da mia stella non mi ˜è dato pace / il corpo solverà morte con face’. L'esemplare in vendita rappresenta il testimone pi˜ù affidabile dell’opera tra quelli conosciuti: la copia conservata presso la Bibliot˜èque nationale di Parigi consta, infatti, di un frammento di 174 carte dell’edizione Viotto 1508, mentre studi condotti dal professor D.E. Rhodes hanno portato a ritenere le due copie della Biblioteca Palatina di Parma in un primo momento erroneamente catalogate come due differenti edizioni del medesimo anno due esemplari lacunosi di un’unica edizione. D.E. Rhodes. The first and second editions of Philogyne of Andrea Baiardi in Studies in Early Italian Printing. Londra, 1982, pp. 23234; Edit16 3895.
Baiardi Andrea Philogyne. (Al colophon:) Parma: per Antonio de Viotto, 1508. In-4° (mm 205x151). Carte [311] (di 312, manca la carta proemiale a4. Segnatura: a4 A-X8 Y6, a-q8 r6. Al recto di carta H4 rebus inciso in legno a piena pagina. Esemplare in discreto stato di conservazione, margine inferiore delle prime carte rinforzate a causa di un alone di umidità che interessa l’intero volume. Legatura in cartone alla rustica probabilmente tardo-cinquecentesca, dorso con titolo manoscritto in inchiostro marrone. Cerniere molto lente. Al recto della carta a1 timbro di ex libris raffigurante un ovale sormontato da corona e cartiglio con motto ‘EXPECTO’ sorretto da un’aquila con le ali spiegate. Prima e rarissima edizione completa dei due libri che compongono questo romanzo in ottava rima composto nel XV secolo alla corte del Duca di Milano e precedentemente pubblicato, col solo primo libro di sette canti, a Parma per i tipi di Deiphoebus Oliveriis nel 1507. L’opera, che tratta principalmente dell’amore fra il nobile parmense Adriano e la giovane vedova Narcisa, ˜è corredata da un rebus, il primo che sia mai stato stampato, realizzato dal pittore Andrea Viotti; l’incisione occupa un’intera pagina ed ˜è divisa in otto grandi righe, corrispondenti ai versi dell’ottava dedicata da Tibaldo all’amata Scaldacuore: ‘Chiusa ˜è la fiamma che tormenta il petto / e per celata star rovina il core / aspettar non posso quel ch’io aspetto / che come torza accesa sto in l’ardore / a la catena, al mio groppo ristretto / aspra ˜è la vita, la Fortuna e Amore / se da mia stella non mi ˜è dato pace / il corpo solverà morte con face’. L'esemplare in vendita rappresenta il testimone pi˜ù affidabile dell’opera tra quelli conosciuti: la copia conservata presso la Bibliot˜èque nationale di Parigi consta, infatti, di un frammento di 174 carte dell’edizione Viotto 1508, mentre studi condotti dal professor D.E. Rhodes hanno portato a ritenere le due copie della Biblioteca Palatina di Parma in un primo momento erroneamente catalogate come due differenti edizioni del medesimo anno due esemplari lacunosi di un’unica edizione. D.E. Rhodes. The first and second editions of Philogyne of Andrea Baiardi in Studies in Early Italian Printing. Londra, 1982, pp. 23234; Edit16 3895.
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