Coppia di piatti Venezia, Manifattura Cozzi, 1770 ca. Porcellana policroma. Marca: ancora rossa, sotto ad un piatto. Diametro cm 23 circa. Ottimo stato di conservazione, leggere usure alla policromia I piatti, dal bordo leggermente mosso, sono dipinti a motivi ispirati alla porcellana cinese famiglia rosa di tarda epoca Kangsi e famiglia verde. Il cavetto ospita, su un prato, un pino stilizzato, un ibisco e un tavolino con un vaso di peonie e crisantemi. La tesa è decorata con quattro riserve a fiori indiani su fondo bianco, mentre il resto è a fondo blu con rami stilizzati e geometrizzati in oro e quattro crisantemi in rosso e oro E da notare che per questo motivo decorativo i pittori di Cozzi si attengono abbastanza fedelmente al prototipo cinese, contrariamente a quanto avveniva solitamente, non solo a Venezia ma in tutte le manifatture europee settecentesche, dove il motivo estremo orientale veniva reinterpretato e modificato Tre piatti simili sono stati esposti nel 2016 a Venezia, Cà Rezzonico, allimportante mostra Geminiano Cozzi e le sua porcellane e pubblicati sul relativo catalogo a cura di M.Ansaldi e A.Craievich, p. 200, nn. 57-59. Altri li troviamo in G.MORAZZONI-S.LEVY, Le porcellane italiane, I, Milano 1960, tav. 34a; A.MOTTOLA MOLFINO, LArte della Porcellana in Italia, I, Busto Arsizio 1976, n. 169; A.DAGLIANO, Porcellane italiane dalla collezione Lokar, Milano 2013, n. 40
Coppia di piatti Venezia, Manifattura Cozzi, 1770 ca. Porcellana policroma. Marca: ancora rossa, sotto ad un piatto. Diametro cm 23 circa. Ottimo stato di conservazione, leggere usure alla policromia I piatti, dal bordo leggermente mosso, sono dipinti a motivi ispirati alla porcellana cinese famiglia rosa di tarda epoca Kangsi e famiglia verde. Il cavetto ospita, su un prato, un pino stilizzato, un ibisco e un tavolino con un vaso di peonie e crisantemi. La tesa è decorata con quattro riserve a fiori indiani su fondo bianco, mentre il resto è a fondo blu con rami stilizzati e geometrizzati in oro e quattro crisantemi in rosso e oro E da notare che per questo motivo decorativo i pittori di Cozzi si attengono abbastanza fedelmente al prototipo cinese, contrariamente a quanto avveniva solitamente, non solo a Venezia ma in tutte le manifatture europee settecentesche, dove il motivo estremo orientale veniva reinterpretato e modificato Tre piatti simili sono stati esposti nel 2016 a Venezia, Cà Rezzonico, allimportante mostra Geminiano Cozzi e le sua porcellane e pubblicati sul relativo catalogo a cura di M.Ansaldi e A.Craievich, p. 200, nn. 57-59. Altri li troviamo in G.MORAZZONI-S.LEVY, Le porcellane italiane, I, Milano 1960, tav. 34a; A.MOTTOLA MOLFINO, LArte della Porcellana in Italia, I, Busto Arsizio 1976, n. 169; A.DAGLIANO, Porcellane italiane dalla collezione Lokar, Milano 2013, n. 40
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