Banchetti compositioni di vivande, et apparecchio generale... Allo Illustrissimo et Reverendissimo Signor il Signor Don Hippolito da Este, Cardinale di Ferarra. In Ferrara: per Giovanni De Buglhat et Antonio Hucher compagni, 1549.
In-4° (mm 199x140). Carte [8] (di cui il frontespizio, con ritratto silografico dell'autore al verso e le prime 3 carte in facsimile), 22, [2], 71 (carta O4 in facsimile), [8 di 9, manca l'ultima carta bianca; presente invece la carta bianca &4). Grande emblema inciso su legno alle carte &3v e c3v, con motto in cartiglio 'Omnia mea mecum porto' (secondo Chiappini da riferire non agli stampatori, ma allo stesso Messisbugo). Due silografie a piena pagina nel testo, raffiguranti la prima l'interno di una cucina, la seconda una scena di banchetto. Legatura in antica pergamena, dorso liscio con titolo breve su tassello dipinto, la lettera 'G' vergata al piede. Discreto esemplare, purtroppo con le mancanze dichiarate. Ampie gore, diffuse bruniture, tracce di sporco. Piccoli restauri all'angolo esterno inferiore bianco dell'ultimo fascicolo; mancante l'angolo della carta a2, senza perdita di testo. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat', e alcune note bibliografiche di possibile mano tardo ottocentesca su foglietto applicato al margine superiore. Più antica la mano che al verso della carta c3 ha ricopiato il motto presente nell'emblema.
Banchetti compositioni di vivande, et apparecchio generale... Allo Illustrissimo et Reverendissimo Signor il Signor Don Hippolito da Este, Cardinale di Ferarra. In Ferrara: per Giovanni De Buglhat et Antonio Hucher compagni, 1549.
In-4° (mm 199x140). Carte [8] (di cui il frontespizio, con ritratto silografico dell'autore al verso e le prime 3 carte in facsimile), 22, [2], 71 (carta O4 in facsimile), [8 di 9, manca l'ultima carta bianca; presente invece la carta bianca &4). Grande emblema inciso su legno alle carte &3v e c3v, con motto in cartiglio 'Omnia mea mecum porto' (secondo Chiappini da riferire non agli stampatori, ma allo stesso Messisbugo). Due silografie a piena pagina nel testo, raffiguranti la prima l'interno di una cucina, la seconda una scena di banchetto. Legatura in antica pergamena, dorso liscio con titolo breve su tassello dipinto, la lettera 'G' vergata al piede. Discreto esemplare, purtroppo con le mancanze dichiarate. Ampie gore, diffuse bruniture, tracce di sporco. Piccoli restauri all'angolo esterno inferiore bianco dell'ultimo fascicolo; mancante l'angolo della carta a2, senza perdita di testo. Al contropiatto anteriore ex libris 'Ex Bibliotheca Gastronomica Claudio Benporat', e alcune note bibliografiche di possibile mano tardo ottocentesca su foglietto applicato al margine superiore. Più antica la mano che al verso della carta c3 ha ricopiato il motto presente nell'emblema.
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