Mussolini, Benito. Testo autografo con correzioni scritto in occasione del Natale di Roma, 6 pagine in 8° incollate su cartoncino, senza data ma pubblicato da Il popolo d'Italia il 21 aprile del 1922. Si tratta di un celebre discorso nel quale Mussolini, in antitesi al primo maggio socialista, propone l’anniversario della fondazione della città eterna come festa dei fascisti: ‘Il Fascismo italiano si raccoglie oggi attorno ai suoi mille e mille gagliardetti per celebrare la sua festa e quella del lavoro nell'Annuale della fondazione di Roma […] Il grido mazziniano e garibaldino di «Roma o morte!» non era soltanto un grido di battaglia ma la testimonianza solenne che senza Roma capitale non ci sarebbe stata unità italiana poiché solo Roma e per il fascino della sua stessa posizione geografica poteva assolvere il compito delicato e necessario di fondere a poco a poco le diverse regioni della Nazione’.
Mussolini, Benito. Testo autografo con correzioni scritto in occasione del Natale di Roma, 6 pagine in 8° incollate su cartoncino, senza data ma pubblicato da Il popolo d'Italia il 21 aprile del 1922. Si tratta di un celebre discorso nel quale Mussolini, in antitesi al primo maggio socialista, propone l’anniversario della fondazione della città eterna come festa dei fascisti: ‘Il Fascismo italiano si raccoglie oggi attorno ai suoi mille e mille gagliardetti per celebrare la sua festa e quella del lavoro nell'Annuale della fondazione di Roma […] Il grido mazziniano e garibaldino di «Roma o morte!» non era soltanto un grido di battaglia ma la testimonianza solenne che senza Roma capitale non ci sarebbe stata unità italiana poiché solo Roma e per il fascino della sua stessa posizione geografica poteva assolvere il compito delicato e necessario di fondere a poco a poco le diverse regioni della Nazione’.
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